Gentile Direttore,

nel numero di giugno il Gruppo di CivicaVeramente, che nelle recenti elezioni amministrative orceane ha sostenuto Ambrogio Paiardi quale candidato Sindaco, ha espresso il proprio ringraziamento agli elettori che l’ha sostenuto.

Nel testo della lettera il Gruppo, commentando l’ormai noto risultato elettorale che ha visto la lista del centrodestra vincere con una maggioranza relativa (48%), ha ritenuto opportuno precisare che anche ove il loro gruppo non avesse presentato una lista il risultato non sarebbe stato diverso. La precisazione vuole essere una excusatio alle critiche di tanti cittadini, per lo più riconducibili all’area del centrosinistra, che hanno visto nella “terza lista”, ossia nella lista di Paiardi appunto, un azzoppamento delle possibilità di vittoria della nostra lista, Orzinuovi Cresce, espressione di quella che era l’ammini-strazione comunale uscente, ancorchè rinnovata e allargata.

Credo sia doveroso nei confronti di tutti i nostri sostenitori, molti dei quali sinceramente divisi fino all’ultimo nella scelta, condurre un’analisi la più lucida e onesta possibile.

Credo anche che il dato chiaro è che la maggioranza degli elettori (il 52% che non ha votato Maffoni) ha optato per una proposta civica, ritenendo cioè che Orzinuovi debba essere amministrata senza i vincoli degli accordi delle segreterie partitiche (quale era la proposta elettorale del centrodestra).

Molti hanno descritto il confronto delle amministrative come sfida tra centrodestra e centrosinistra, mentre si trattava di una scelta tra la proposta partitica del centrodestra e la proposta civica, non solo di centrosinistra.

Prova ne è la presenza, come da tempo avviene, di centinaia di voti europei al centrodestra che si sono orientati sulle liste civiche sulla scheda azzurra.

Purtroppo però la maggioranza civica si è trovata costretta a dividersi tra le due proposte in campo.

Due proposte quindi omogenee nella loro natura e molto vicine sotto il profilo dei programmi (basta leggerli), che mettevano al centro educazione e welfare, senza trascurare le necessità del lavoro e dello sviluppo economico sostenibile.

Credo non sia un caso, ma dipenda dal fatto che diversi candidati delle due liste venivano da storie comuni o da percorsi vicini.

Allora cosa ci ha diviso? Andando per esclusione non possiamo che concludere che siano state le dinamiche personali e individuali, che purtroppo hanno sempre il loro peso. 

Credo che sia una troppo comoda via di fuga per gli amici della lista CivicaVeramente sostenere che tanto il centrodestra avrebbe vinto lo stesso e che quindi la presenza della loro lista non avrebbe alcuna responsabilità del risultato.

Però anche noi non possiamo rifuggire dal chiederci perché sia nata una lista aggiuntiva.

In politica la matematica diventa a volte un’opinione, perché 1+1 può fare 1,5 oppure 2,2…

E’ vero che non si può quindi semplicemente dire che i 1065 voti di Paiardi sommati ai 2625 di Fiorenza Gardoni superano i 3.386 di Maffoni.

Però è vero che il centrodestra ha raggiunto più o meno il massimo del suo potenziale (in altre occasioni ha ottenuto qualche decina di voti in più), mentre le proposte civiche hanno saputo conquistare livelli anche superiori.

Quando ci sono riuscite? Quando hanno trovato sintesi in una proposta, quando hanno compattato le forze civiche, oltre gli schieramenti partitici e oltre i personalismi.

Partire con due liste alternative a Maffoni ha instillato da subito nell’elettorato potenziale la sensazione di una sfida molto difficile, se non impossibile, soprattutto vista l’aria che tirava sotto l’aspetto politico (credo che nessuno possa dirsi particolarmente stupito dei dati delle europee). 

Credo sia doveroso però, per tutti, di entrambe le liste civiche, chiedersi il perché ci si sia divisi, non trovando diversamente dal passato, una sintesi.

Nessuno può trovare vie di fuga e sottrarsi a un confronto sincero, schietto ma non rancoroso, che rimetta al centro l’interesse collettivo e l’aspettativa dei nostri elettori che ci avrebbero voluto insieme.

Non possiamo rinunciare a dare voce alla maggioranza della comunità.

Severino Gritti

Già candidato della Lista Civica Orzinuovi Cresce