Comunque vada (torna, non torna, torna un po’…), dell’emergenza Covid ci sono alcune «immagini» che non riusciremo mai a toglierci nella memoria.

Pensate, ad esempio, alla lunga e mesta fila di camion militari che, in quel di Bergamo, portavano via i feretri dei deceduti, perché in loco non c’era più posto. Immagini davvero strazianti.

Così come strazianti sono i racconti dei familiari delle vittime, che, sempre a causa del virus, non hanno neanche potuto salutare per l’ultima volta i loro cari.

«Un giorno – dice uno di questi – mia madre si è sentita male. E’ arrivata l’ambulanza e l’ha portata all’ospedale. Da quel giorno non l’abbiamo più vista: in ospedale non potevamo entrare. E, qualche giorno dopo, quando ci hanno detto che era morta, non abbiamo più potuto né vederla né partecipare al funerale. Unica (e magra) consolazione: nell’andare al cimitero, il carro funebre s’è fermato un paio di minuti davanti a casa; e noi abbiamo salutato nostra madre da dietro i vetri della finestra…».

«Con nostro padre – racconta invece una figlia -, che quando era in vita aveva sempre espresso il desiderio di essere cremato, è andata ancora peggio. Da quando è stato portato all’ospedale non l’abbiamo più visto. Quando è morto abbiamo saputo che era stato portato a Bologna, per la cremazione. Qualche settimana dopo siamo andati a prendere le ceneri…».

Nei mesi scorsi, situazione del genere non erano l’eccezione, ma la regola. E’ anche e soprattutto per questo che, col chiaro e dichiarato obiettivo di non dimenticare le persone nei mesi della pandemia, l’ammini-strazione comunale di Pompiano ha pensato bene di ricordare i propri defunti e rendere loro onore.

«E’ fondamentale non perdere la memoria di chi non è più tra noi – ha avuto modo di spiegare il sindaco Giancarlo Comincini -. Per questo abbiamo pensato di realizzare un libro per ricordare tutte le persone che ci hanno lasciato». Persone (18, ndr), ha aggiunto mesto il primo cittadino, «che, a causa delle restrizioni dovute al Covid 19, non abbiamo potuto salutare come avremmo voluto, nemmeno con un semplice ciao, nemmeno con una funzione religiosa».

Ovviamente chi si sta occupando della stesura di questo libro è già al lavoro per raccogliere materiale. Per favorire l’operazione, il primo cittadino ha invitato i cittadini e le associazioni che lo desiderano a scrivere un pensiero in ricordo di un amico, di un conoscente…

Qualcosa, insomma, che possa aiutare a «fare memoria».

I testi, le fotografie e tutto il materiale raccolto, ha infine assicurato il sindaco Comincini, «andranno a comporre un libro, che verrà regalato a ogni famiglia».

Ricordiamo che il materiale potrà essere recapitato (entro la fine di luglio) in municipio, oppure spedito via mail email all’indirizzo affari.generali@comune.pompiano.bs.it

MTM