Giove, con le sue quattro lune, Saturno con i suoi anelli e tanti altri meravigliosi corpi celesti. È stata per tutti un’esperienza unica quella che le classi quinte hanno vissuto il 25 e 27 ottobre. Due serate dedicate all’astronomia che si sono svolte nel nostro Campus grazie alla collaborazione de «La torre del Sole» il parco astronomico di Brembate di Sopra che offre a domicilio per le scuole i propri laboratori didattici.

Dopo l’arrivo degli studenti e la cena condivisa, le classi hanno vissuto la serata in due momenti: il primo dedicato all’osservazione diretta del cielo a occhio nudo, per distinguere i pianeti dalle stelle, e poi attraverso il telescopio. Il secondo momento si è invece svolto in aula magna dove gli esperti hanno mostrato video e slide relativi alle stelle e all’Universo.

Ecco alcune delle testimonianze che i nostri alunni hanno rilasciato al termine di questa bella avventura: «Ho imparato che le stelle non sono solo quelle che vediamo in cielo, ma ce ne sono migliaia e che le galassie sono infinte» ha detto Mattia. «Mi è piaciuto vedere stelle e pianeti al telescopio. Io ero già appassionato dello spazio – ha spiegato Alessandro – ma quella sera mi è servita per saperne di più. Ho imparato a riconoscere le stelle blu dalle stelle rosse e anche che Giove ha quattro lune e che se il Sole fosse stato poco più grande sarebbe esploso trasformandosi in un buco nero».

«Mi è piaciuto il modo con cui hanno spiegato, ho imparato molte cose. Vedere Giove con tutte quelle lune mi ha stupito. Ho imparato che le stelle azzurre sono quelle più calde mentre quelle più arancioni sono più fredde e che in base al colore possiamo determinare quanti anni hanno. Più sono arancioni più sono giovani, quando virano all’azzurro stanno per esplodere e si trasformano in buchi neri – e ha concluso Filippo, facendo riferimento a un possibile secondo appuntamento con l’osservazione dei corpi celesti –  Mi piacerebbe vedere Marte e come è fatta la Stella Polare per verificare se, come dice il nome, è tutta piena di ghiaccio». «Ho imparato che alcune stelle possono essere più grandi del Sole che in confronto a loro sembra una pallina da ping pong – ha detto Lucia – Mi piacerebbe poter rifare questa esperienza per vedere altri Pianeti e osservare le costellazioni». Per Carlotta tra le cose interessanti della serata è stato scoprire che al buio le nostre pupille diventano più grandi per farci vedere meglio, mentre Gaia è rimasta affascinata dall’osservazione attraverso il telescopio «i pianeti sembrano disegnati».
Un’esperienza bellissima e interessante, che tutti i ragazzi vorrebbero rifare.