La situazione la conosciamo bene, ma giova ricordarla. A causa della pandemia, nei primi sei mesi del 2020 il Pil (prodotto interno lordo, cioè la ricchezza che produciamo) è caduto di circa il 12% rispetto all’anno prima (il 12% è quasi il doppio di quanto avvenuto nel primo semestre del 2009 al culmine della crisi finanziaria globale). Nella seconda metà del 2020 il numero degli occupati è calato di 559.000 unità, mentre il numero di ore lavorate in media alla settimana è passato da 34,3 a 30,6 (durante il lockdown era sceso sotto le 23 ore).

L’occupazione si è ridotta del 7,1% tra i giovani, del 2,5% tra i lavoratori di età compresa tra i 35 e i 49 anni. Il calo ha interessato più le donne degli uomini.

Ergo: secondo lo Studio Emergenza Covid, 3 famiglie su 10 avrebbero difficoltà ad affrontare una spesa imprevista di 2.000 euro, come ad esempio la riparazione dell’auto, l’acquisto inaspettato di un elettrodomestico o una spesa medica.

Ancora; sono aumentate di 12 punti percentuali le famiglie italiane che dichiarano di non riuscire ad arrivare alla fine del mese.

Se prima della pandemia erano il 46%, ora sono il 58%. In parole povere, significa che quasi 6 famiglie su 10 ritengono di essere in maggiore difficoltà a seguito dell’emergenza Covid.

C’è di che mettersi le mani nei capelli.

Subito dopo, però, le mani vanno mese al portafogli. È quanto sta facendo l’am-ministrazione comunale, visto che, come la scorsa primavera, i monteclarensi potranno contare su ulteriori 165.000 euro per i buoni spesa, che verranno erogati alle famiglie in condizioni di maggiore fragilità economica.

«Si tratta di uno stanziamento governativo – spiega l’assessore Barbara Padovaninella misura massima di 600 euro a nucleo, che potrà essere utilizzabile negli esercizi commerciali e nelle farmacie del territorio per l’acquisto di generi alimentari e di medicinali. Ne potranno beneficiare i residenti a Montichiari, che possiedano un Isee non superiore a 10.000 euro e che siano privi di patrimonio immobiliare a esclusione della prima casa».

Ricordiamo che le istanze devono essere presentate esclusivamente sul sito comunale, all’indirizzo www.montichiari.it (info: 030-9656304).

Oltre che per mangiare, i soldi (che, come abbiamo visto, spesso non ci sono più) servono anche per pagare l’affitto di casa.

Anche qui, grazie a fondi ella regione Lombardia, il Comune di Montichiari erogherà una somma pari a 65.000 euro: soldi finalizzati a sostenere le famiglie (in affitto presso immobili in libero mercato o in alloggi definiti Servizi Abitativi Sociali) che si trovano in condizioni di disagio economico o in situazioni particolare vulnerabilità.

«La misura – spiega ancora l’assessore Padovani – si tradurrà nella concessione di un contributo che andrà direttamente al proprietario dell’immobile come pagamento di canoni di locazione non versati o da versare dagli inquilini».

Per questo contributo, le domande saranno raccolte dall’ufficio Servizi Sociali del Comune.

Info: 030-9656304

www.montichiari.it.

MT Marchioni