Pulito, lo sappiamo in particolare noi donne, soprattutto avvicinandosi la primavera, stagione tipica per le grandi pulizie, è sinonimo di togliere ogni tipo di sporco: non solo polvere e sporco quotidiano in casa ma, compito decisamente più arduo, mantenere pulizia morale nella famiglia. 

Una volta era certamente più difficile fare i mestieri di casa, ci voleva molto “olio di gomito”, senza elettrodomestici di nessun tipo, eppure le donne erano abituate a faticare molto più di noi per avere tutto pulito anche se i risultati purtroppo a volte non erano ottimi, su pavimenti e serramenti scadenti, oltre alla fuliggine che, d’estate col camino e d’inverno con la stufa a legna, anneriva un po’ tutto. 

In compenso riuscivano a tenere più facilmente “in ordine” e unita la famiglia, seppur con metodi in certe situazioni troppo drastici, con il supporto dei nonni nel-l’educazione dei figli e d’esempio nell’amore silenzioso ma profondo; nella serietà e spirito di sacrificio ad affrontare ogni difficoltà e controversia, con meno sconvolgimenti generazionali e sociali di adesso… e non ultimo con meno grilli per la testa. 

In dialetto l’espressione “Fa pulito!” era molto più usata di adesso, col significato che si riferiva espressamente ai comportamenti di persone, cioè “comportati bene!”.

Era una delle raccomandazioni principali che i genitori rivolgevano ai figli, per insegnare loro ad essere onesti, leali. 

In modi e termini diversi, rimane tuttora uno dei valori basilari che i genitori ripetono ai figli. 

Questo modo di dire si poteva anche riferire, specialmente agli uomini, quale consiglio e auspicio perché rimanessero fedeli alle loro mogli: fa pulito, dunque “Non tradire, và mia a treèrs” (non andare storto), perché la via giusta e diritta per chi si sposa, è appunto quella della fedeltà. 

Anche in altri contesti purtroppo molte persone non facevano e non fanno pulito come dovrebbero: parenti, amici, colleghi di lavoro, in politica…

Onestà e sincerità dovrebbero essere alla base di ogni relazione e di ogni rapporto in società, ma sono spesso calpestati e dimenticati in funzione dei propri piaceri e interessi personali.  

Per questo bisogna tenersi strette le persone davvero “pulite dentro” e contraccambiarle con altrettanta pulizia morale.

Ornella Olfi