Kurt Royce è uno dei performer più lanciati nel panorama della musica internazionale: nel 2018 è stato ingaggiato dall’etichetta discografica bresciana Time Records e ha sbancato tutte le più note piattaforme internet, da Spotify a ITunes, con il brano “I Miss U” e, nel maggio dello scorso anno, ha partecipato e trionfato al contest “Four Roses on the rock” organizzato dall’agenzia Vision & Connection che metteva in palio niente meno che la firma di un contratto con la Sony Music Italy. Di lui hanno parlato anche riviste quotate come Rolling Stone Italia e si interessano designer e stilisti del Regno Unito, eppure in pochi a Montichiari sanno che dietro l’interessante e poliedrico artista si “nasconde” Ottavio Pasotti, monteclarense classe 1995, cantante e autore autodidatta il cui percorso è sempre più in ascesa soprattutto a livello internazionale. Il suo ultimo singolo “Lxve game” (Love Game), uscito qualche settimana fa sulle piattaforme digitali, è stato corredato a fine gennaio sulla piattaforma Vevo da un videoclip prodotto da Federico Baracco e Paolo Mantini. «Dai miei esordi (nel 2018 con il brano “I Miss U” in collaborazione con il produttore tedesco Dj Zwettee l’etichetta discografica Time Records), molto è cambiato per me – racconta Kurt – sono ancora un autodidatta ma mi stanno seguendo un produttore e una bella casa discografica come la Clockbeatsdi Brescia. Lavoro, insomma, alla grande in un ambiente molto unito e familiare nel quale posso dire di aver trovato la mia strada e dove la sonorità dei miei pezzi è passata dal pop-dance al pop-rock con sfumature punk. Lxve Games, presentato in anteprima sabato 14 gennaio all’Art Club di Desenzano, è il primo dei singoli che nei prossimi mesi vedranno la luce e sui quali sto lavorando. Non nascondo la grande soddisfazione nell’essersi aggiudicato il contest “Four Roses on the rock”, nel firmare con la Sony, nel vedermi raccontare su di una testata come Rolling Stone e nell’esibirmi live in diversi locali come l’Apollo di Milano e il Tedx di Brescia. Toccare con mano l’impatto che si riesce ad avere sul pubblico dà molta carica ed è molto incentivante, senza nulla togliere allo streaming che permette di raggiungere persone di tutto il mondo, come è accaduto con “I Miss U” che ha raggiunto ad oltre un milione e mezzo di ascolti. Allo stesso modo “Lxve game” è a tutti gli effetti una hit che sta andando molto bene anche a Londra e in Usa e non nascondo che è questo il panorama verso il quale sono più orientato e dal quale sono sempre stato musicalmente influenzato. Ho sempre vissuto poco Montichiari e sono consapevole di avere più fans e follower internazionali che locali ma per me la musica è un linguaggio universale. Non è, comunque, più un limite per unartista venire dalla Provincia; il mondo delle piattaforme internet rende i pezzi molto più fruibili e apre ad un cosmopolitismo senza confini dove condividere emozioni e sensazioni.»

Marzia Borzi