Che sia la volta buona?

Dopo che, anni fa, abbiano speso una barca di soldi per ripristinare l’aeroporto Gabriele D’Annunzio di Montichiari; dopo che abbiamo speso un altro sacco di soldi per tenerlo operativo, perché una struttura del genere costa; dopo che per anni la Catullo (la società che ha la maggioranza delle azioni) ci ha tranquillizzato dicendo, a noi bresciani, non preoccupatevi, che ci pensiamo noi a tenere operativo lo scalo; dopo che per anni all’aeroporto di Montichiari non s’è visto un cane (o poco più), perché, a parte qualche eccezione d’estate, i occasione delle ferie, i passeggeri venivano dirottati su altri scali…

Insomma, dopo che per anni il D’Annunzio è rimasto lì, nel limbo, più morto che vivo, pare che, finalmente, le cose potrebbero cambiare: visto che, nonostante le tante promesse, i passeggeri non arrivano, si potrebbe puntare sulle merci, dando più spazio a questa settore.

Tra l’altro, il boom dell’e-commerce dovuto alla pandemia, potrebbe dare man forte all’operazione.

Non è certo un segreto che, nell’ultimo anno, a fronte di tanti negozi che hanno chiuso, società come Amazon hanno fatto affari d’oro, con aumenti del fatturato a due numeri. 

Non è un caso che, negli ultimi mesi, oltre a Poste e Dhl, le due realtà che già operano all’aeroporto di Montichiari, si siano aggiunti anche numerosi carghi.

Sia fatta questa benedetta trasformazione da passeggeri a merci, dunque. 

La quale, però, affinché possa sostanziarsi, ha bisogno di spazi.

E qui c’è il primo problema. Perchè se è vero che s’è pensato di «trasformare» in deposito una parte del terminal passeggeri che non viene utilizzato, è anche vero che la proposta non ha ancora ricevuto l’ok da parte dell’Enac.

In verità c’è anche chi critica l’operazione, sostenendo che togliere i passeggeri equivarrebbe ad uccidere definitivamente lo scalo. Non abbiamo la competenza per dire se questa obiezione sia fondata su dati di fatto o se sia solo una paura preventiva per ciò che potrebbe accadere. 

Di sicuro possiamo affermare che, in questi anni, di passeggeri a Montichiari non è che se ne siano visti tanti. Quindi, se le merci possono ridar vita allo scalo, ben vengano Amazon e tutti quanti vorranno utilizzare l’aeroporto di Montichiari per loro affari. 

Anche perché, se si organizzano per bene gli spazi, merci e passeggeri possono tranquillamente convivere, mica litigano tra di loro…

Dunque, non ci resta che sperare che, per il Dannunzio, questa sia finalmente la volta buona.

MTM