È stato un dolore straziante e composto quello vissuto dalla comunità di Montichiari che lo scorso 25 maggio si è stretta attorno ai giovani genitori Cristian e Cristina, ai nonni, ai familiari della piccola Benedetta Spagnoli, scomparsa a soli 14 mesi per un arresto cardiaco e la cui vita era stata segnata fin dall’inizio da problemi di salute.

Apprezzati e stimati da tutti, Cristian è esperto sacrista nella parrocchia di S. Maria Assunta, mentre la moglie è insegnante; conosciuti sono anche i nonni e in particolare Piergiorgio Chiarini, storico giornalista di Bresciaoggi e Bresciapuntotv. 

Ai funerali, celebrati in via eccezionale in Duomo e non al camposanto dall’Abate di Montichiari Cesare Cancarini e in diretta streaming alla presenza, tra gli altri, del Vicario Generale della Diocesi di Brescia Gaetano Fontana, ha partecipato una folla numerosa che ha occupato tutti i 196 posti a sedere disponibili in questo periodo emergenziale, per testimoniare la vicinanza e l’affetto riservati alla famiglia colpita dal grave lutto. 

Toccanti le parole pronunciate dal parroco monteclarense che ha richiamato l’importanza della vita di Benedetta: “È stata un fulmine, un lampo di amore.

La sua esistenza è stata carica di una promessa di bene che non può essere per niente, non può essere inutile”. Poi rivolgendosi ai genitori ha dichiarato: “Potrete dire che Benedetta è stata una grande esperienza d’amore, abbiamo fatto tutto quando dovevamo fare, siamo semplicemente servi. Alla fine di ogni vita rimane solamente l’amore”.

Di fronte alla morte, tanto più come quella “contro natura” di un figlio che abbandona la vita prima dei suoi genitori, non rimane che una sola risposta, il silenzio, “per ritrovare un percorso di luce nell’oscurità del-l’addio.

Così tocchiamo l’invisibile e troviamo Dio anche nel dolore e nella prova. In amore – ha concluso don Cesare – il silenzio vale più di ogni discorso: è assenza di parole, ma non di sentimenti”. E citando le ultime parole pronunciate all’approssimarsi del trapasso terreno da Santa Teresa di Lisieux, ha ricordato che la vita  “è un attimo tra due eternità”.

Al termine delle esequie, l’attuale parroco di Montichiari e il suo predecessore Mons. Fontana hanno portato la piccola bara lungo l’intera navata della chiesa sino al carro funebre, tra due ali di folla silenziosa e in lacrime, un ultimo abbraccio ideale a Benedetta, la piccola dal sorriso furbo e dolce.

Federico Migliorati