La crisi economica e i risvolti legati alla guerra in Ucraina, aggiunte a una speculazione sempre più attiva, hanno comportato e comportano una lievitazione dei prezzi delle materie prime a partire dal gas naturale, con conseguenti bollette decisamente più salate per cittadini, aziende, enti pubblici. È cronaca recente, su cui la politica e l’economia si trovano a discutere per cercare possibili soluzioni a lungo termine, ma è anche…storia vecchia: una situazione simile pur in un contesto ben diverso si registrò infatti nel 1981 quando l’allora Estigas, la società incaricata della distribuzione del gas sul territorio monteclarense, decise di abbandonare il gas di petrolio liquefatto (più conosciuto come Gpl) in luogo del metano. Era il mese di febbraio quando le prime nuove bollette furono consegnate a domicilio in centro e nelle frazioni scatenando non poche polemiche e proteste per l’aumento spropositato dei prezzi. “È arrivata la stangata del metano” titolava l’edizione del Giornale di Brescia del tempo, e di stangata si trattò realmente con circa 22 lire in più: la notizia giunse nelle case “a cose fatte” dunque senza un minimo di preavviso, stando alle cronache, “con il magro risultato di un via vai di sbalorditi utenti alla sede della società di via Mantova (ndr, ov’era ubicata Estigas) alla ricerca di informazioni” e, va da sé, “di un successivo mesto peregrinare agli uffici postali per il versamento del dovuto”. Così, un po’ come accade oggi, almeno presso le famiglie meno danarose si cercò di correre ai ripari per “salvare” il portafoglio: come? Per esempio riducendo al minimo il riscaldamento nonché il tempo di utilizzo dello scaldabagno. In Piazza Garibaldi nella giornata inaugurale dell’introduzione del metano ci fu persino l’accensione di una grande fiamma che avrebbe dovuto reclamizzare le fantasmagoriche virtù del metano in luogo del gpl, culminata con un brindisi beneaugurante (si fa per dire) e battimani, all’insegna di “maggiori calorie e minore spesa per l’utente”: e chissà che ne avrebbe pensato Gabriele D’Annunzio, autore della tragedia pastorale dal titolo “La fiamma è bella”… La crescita dei prezzi era finita addirittura in consiglio comunale con una serie di interpellanze proposte dalle minoranze all’allora sindaco cittadino Giliolo Badilini in cui si contestava la mancata municipalizzazione del servizio di gas metano. Come si vede la storia, anche quella di paese, non è altro, per prendere a prestito l’espressione di Giambattista Vico, che un ciclo quasi costante di corsi e ricorsi: c’è sempre da rimanere…scottati.

Federico Migliorati