Lavorando sodo (anche andando ben oltre il normale orario di lavoro; ma in questa circostanza ci sta), hanno fatto tutto quanto era nelle loro possibilità, e probabilmente pure qualcosa in più: per dare una soluzione ai mille problemi che la situazione si è portata dietro, ma anche, e lo ribadiamo dopo averlo già scritto molte volte, per cercare di mettere una pezza alle molte indicazioni contrastanti che, dal ministero, sono arrivate in questi mesi.

Stiamo parlando di Claudia Covri, dirigente scolastico dell’Istituto superiore Don Milani di Montichiari, e naturalmente dei suoi collaboratori, chiamati, nelle scorse settimane, a garantire la riapertura della scuola per il nuovo anno scolastico.

Al pari dei loro colleghi di tutte le altre scuole, anche lavorando di buon senso (specialmente là dove le indicazioni venute dall’alto non erano per niente chiare), anche al Don Milani hanno messo in atto una serie di «accortezze» per garantire il rientro a scuola in sicurezza degli studenti.

Mentre scriviamo queste note (siamo ai primi giorni di scuola del nuovo anno scolastico), nel grande istituto di Montichiari, come del resto in tutte le altre scuole, si sta «verificando» se le scelte fatte sono efficaci. 

Se sì, si va avanti; nel caso ci sia invece qualcosa da rivedere, al Don Milani sono eventualmente pronti a correggere il tiro.

La prima cosa su cui hanno lavorato è il distanziamento, lasciando, peraltro, tra uno studente e l’altro, qualche centimetro in più rispetto al metro imposto dalla legge.

Meglio così.

Altra scelta è stata quella di far sì che le classi inferiori (prime e seconde, per intenderci) siano sempre in presenza, mentre le altre lo sono a settimane alterne. Saggiamente è poi stato deciso che, se le cose non cambieranno (ovviamente bisogna vedere come evolve la pandemia), nel secondo quadrimestre le classi seconde lasceranno il posto «in presenza» alle quinte, che, avendo gli esami di Stato, è opportuno che frequentino di più.

Particolare attenzione è stata dedicata agli ingressi, alle uscite e agli orari: per far sì che non ci siano assembramenti (o che comunque ce ne sia il meno possibile), sono stati definiti ingressi diversificati per i tecnici / professionali e i licei.

In questo vero e proprio gioco di incastri, è stato giocoforza coordinarsi (o almeno cercare di farlo) con le società che gestiscono il trasporto scolastico, che a nostro avviso era e rimane il vero tallone d’Achille della situazione.

Va da sé che, queste cose, hanno richiesto uno sforzo notevolissimo, perché, come sempre, facile a dirsi, un pò meno a farsi.

Il nostro grazie va dunque alla Dirigente e a tutti coloro che si sono messi in gioco per garantire ai nostri figli la possibilità di frequentare in sicurezza la scuola.

MTM