Premessa numero uno: mentre scriviamo queste righe (siamo alla fine di settembre) ancora non sappiamo come andrà a finire. Riferiremo nei prossimi numeri di Paese Mio.

Premessa numero due: se tra i nostri lettori ci fosse qualcuno che non sa cosa sia il Mercato Contadino, ecco, in sintesi, di che si tratta. 

Partito anni fa, il Mercato Contadino si tiene ogni martedì mattina in Piazza Santa Maria.

Nata dall’assessorato all’Agricoltura in collaborazione con l’Azienda Bevilatte, questa iniziativa ha un obiettivo dichiarato: si pone infatti come un momento di scambio tra produttore agricolo e consumatore, così da ridurre il prezzo dei prodotti e garantire una maggiore qualità e freschezza degli stessi.

«La proposta del Mercato Contadino è semplice – aveva detto a suo tempo l’assessore Sandro Zampedri -: è quella che chi lavora la terra e produce cibo deve poter essere protagonista della filiera, in accordo con i consumatori.

Proporre i propri prodotti in piazza al mercato è quindi il modo più semplice che gli agricoltori hanno per incontrare i consumatori in modo diretto, aggirando le maglie della distribuzione e costruendo una rete di scambio alternativa.  

Con il Mercato Contadino si ribadisce l’esigenza di un’agricoltura costruita dal basso che entra così direttamente nel cuore della città, nel rispetto della terra e della dignità di chi ci vive e lavora, e la necessità di creare un mercato senza mercanti, che abbia come base un rapporto vero e immediato tra produttori e consumatori.

Ciò comporta anche una riduzione dei prezzi e, stando ai numerosi cittadini che ogni martedì si servono del Mercato Contadino, pare proprio che l’iniziativa stia riscuotendo particolare interesse».

Tutto bene? Sì e no.

Pare infatti che, non gradendo la scelta dell’ammi-nistrazione comunale, di spostare il Mercato Contadino da Piazza Santa Maria a Piazza Teatro, la Bevilatte abbia manifestato a chiare lettere l’intenzione di lasciare.

Bevilatte, infatti, e con lei alcuni degli operatori che espongono i loro prodotti a Montichiari, contestano «i maggiori oneri per il plateatico», ma anche il fatto che la nuova location non sarebbe adeguata: «Troppo distante dai parcheggi, scomoda per gli anziani, non dispone di collegamenti elettrico necessario per i banchi frigo, non dispone di alcun esercizio pubblico e bar, quest’ultimo indispensabile anche per le necessità degli operatori ed è pure nascosta».

I monteclarensi dovranno rimanere senza il Mercato Contadino o l’ammini-strazione comunale troverà un’altra soluzione?

MTM