Anche a Borgo San Giacomo hanno partecipato al bando regionale per la rigenerazione urbana. 

Col risultato che «se tutto andrà a buon fine – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Lamapotremo terminare i lavori di restauro di Palazzo Della Volta, nella frazione di Acqualunga».

Per chi non lo sapesse, ricordiamo che la cosiddetta «rigenerazione urbana» è un’iniziativa di Regione Lombardia, messa in atto col dichiarato obiettivo di «facilitare e rendere più convenienti gli interventi di rigenerazione urbana e territoriale e di recupero del patrimonio edilizio esistente, completando la strategia regionale per la riduzione del consumo di suolo».

Insomma: grazie alla rigenerazione urbana, si può intervenire su edifici storici usufruendo di benefici vari, che rendono la spesa meno opprimente. 

Benefici, per farla breve, che invogliano, per l’appunto, a intervenire.

In attesa di vedere come andrà a finire la questione del bando, che consentirà di dare la botta finale a Palazzo Della Volta, l’amministrazione comunale di Borgo San Giacomo non se n’è certo stata con le mani in mano, tant’è vero che, su questo antico e glorioso palazzo, sono oramai in dirittura d’arrivo alcuni lavori sulle facciate esterne iniziati lo scorso autunno. 

Lavori non strutturali, dunque, ma comunque per niente facili, perché, come capita sempre per gli edifici sottoposti a tutela dalla Soprintendenza, prima di poter iniziare a lavorare ci sono un sacco di pratiche (anche burocratiche) da espletare. 

Basti dire, ma è solo un esempio, che a volte anche la sola scelta della ditta a cui affidare l’appalto non risulta agevole, perché per poter lavorare su edifici di questo tipo bisogna avere certe caratteristiche, che non tutti hanno.

Il sindaco Lama e i suoi, però, sono stati bravi e lesti, tant’è vero che, dicevamo, i lavori iniziati lo scorso autunno sono in dirittura d’arrivo. Ovviamente, quello in corso non è il primo intervento di restauro a cui è stato sottoposto Palazzo della Volta. 

Altri, nel tempo, lo hanno preceduto (vedi ad esempio quello portato a termine negli Anni Ottanta del secolo scorso). Del resto, la storia di questo glorioso immobile è così lunga che c’è stato il tempo per fare di tutto e ancora di più.

Basti dire che, quello che oggi viene chiamato Palazzo Della Volta, è stato edificato nel ‘600 sui ruderi di un castello medievale della famiglia degli Emili, era poi passato di mano in mano, fino ad arrivare, per l’appunto, ai Della Volta, da cui ha preso l’attuale nome. 

Nel corso dei secoli l’im-mobile ha pure cambiato «utilizzo»: da antico castello medievale a dimora nobiliare, poi anche scuola ed altro ancora. 

Attualmente ospita due musei e una biblioteca.

MTM