C’era anche Rossella Blaiotta, la DSGA dell’IC1 Renato Ferrari di Montichiari, tra i giovani scelti per partecipare, lunedì 25 ottobre in Palazzo Pirelli, a “Young is future”, il percorso promosso da Regione Lombardia con l’obiettivo di coinvolgere i giovani nel “costruire” lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’eliminazione di ogni forma di discriminazione. Classe 1989, originaria di un piccolo paese, Frascineto, in provincia di Cosenza, laureata e abilitatasi in tempi record in giurisprudenza, Rossella Blaiotta ha scelto di trasferirsi a Montichiari nel settembre del 2020 dopo aver vinto il concorso come Direttore Servizi Amministrativi e Generali e da subito ha messo in luce grandi capacità manageriali e amministrative. Il curriculum lavorativo esemplare e il grande impegno e attenzione profuso alla sua professione, l’hanno portata così ad essere candidata ideale e prescelta anche da Regione Lombardia per partecipare alla creazione della legge regionale relativa alle politiche giovanili, una nuovo percorso che ha preso il via ascoltando direttamente i giovani, rendendoli protagonisti della stesura di questo nuovo progetto normativo. «Con grande sorpresa è arrivata per me la chiamata di Regione Lombardia – racconta la giovane dirigente – Dopo essermi proposta, sono stata contattata, mi hanno spiegato come sarebbe stata organizzata la giornata di lavori a Palazzo Pirelli, come avrei dovuto prepararmi e sono stata entusiasta di essere stata scelta tra i 60 giovani lombardi (ormai lo sono di adozione anche io) under 35 protagonisti della stesura del nuovo progetto di legge sulle politiche giovanili. Arrivati lì, dopo il saluto dell’assessore allo Sviluppo Città Metropolitana Giovani e Comunicazione Stefano Bolognini, siamo stati divisi in diversi tavoli che, guidati da mediatori, hanno voluto toccare tutti i temi caldi sui quali la futura legge dovrebbe andare a disciplinare: lavoro; inclusione sociale e contrasto al disagio giovanile; partecipazione ed empowerment giovanile; sostenibilità e transizione ecologica; pari opportunità ed istruzione e formazione, gruppo nel quale io, per l’attività che svolgo, sono stata dirottata e del quale ho fatto da portavoce a fine lavori. Interessante il confronto con gli altri giovani: studenti, lavoratori, membri di associazioni, con visioni anche magari molto diverse dalle mie, che hanno cercato di mettere a nudo tutti i problemi che il percorso formazione e istruzione oggi presenta. Abbiamo posto due sfide principali alla Regione: una formazione continua e concreta che non riguardi solo gli alunni ma i docenti stessi e il rendere più efficiente l’orientamento chiarendo con attenzione i percorsi che gli studenti possono intraprendere. A conclusione dell’evento è stato stilato il Manifesto “Generazione Lombardia”, una carta di valori che esprime proprio le aspettative, i bisogni e le proposte di tanti giovani come me, intorno alle quali le istituzioni costruiranno un progetto di legge dedicato. Prendere parte ad un interessante e costruttivo dialogo e fare la portavoce del mio tavolo di fronte al Ministro delle politiche giovanili Fabiana Dadone, al Presidente della Regione Attilio Fontana e all’Assessore regionale Stefano Bolognini, è stata sicuramente un’esperienza molto importante e fortemente costruttiva perché mi ha dato modo di mettere un piccolo tassello, di farmi promotrice in prima persona, senza aspettare che le cose cambino da sole, per costruire il futuro di una regione della quale ormai mi sento parte integrante».