Questo numero di Paese Mio esce a febbraio. Cioè, giorno più giorno meno, settimana più settimana meno, un centinaio di giorni prima delle elezioni amministrative, grazie alle quali anche a Montichiari i cittadini saranno chiamati ad eleggere non solo il nuovo consiglio comunale, ma anche e soprattutto a scegliere e/o confermare il nuovo sindaco.

Come abbiamo scritto in precedenza, e come è ovvio e giusto, la campagna elettorale è e sarà uno dei temi dominanti, che ci condurrà dritti alle urne. Qualcosa abbiamo già scritto; molto altro scriveremo, cercando, almeno fin dove è possibile, di raccontare, via via che arrivano, e compatibilmente con i tempi di un mensile, le novità che si fanno avanti.

Una di queste, anzi, la novità più novità, è la conferma che Mario Fraccaro, sindaco uscente, si ricandiderà alle amministrative del prossimo mese di maggio. Senza entrare nel merito del caso specifico, avevamo già scritto che, se non ha fatto stupidate (e da quanto ci risulta Fraccaro non ne ha fatte), è giusto e ovvio che un sindaco uscente si ricandidi per un secondo mandato. Abbiamo però sentito il diretto interessato, per farci spiegare i motivi che lo hanno indotto a ripresentarsi ai nastri di partenza.

Ecco dunque la prima domanda secca: signor sindaco, perché si ricandida? «In primo luogo – spiega Mario Fraccaro – perché ritengo che vi sia un progetto condiviso con le forze della coalizione, progetto che punta a migliorare Montichiari e che ha ricevuto stimoli e riflessioni da parte di tutti i rappresentanti delle liste che mi sostengono. L’unione fa la forza e io sono fortemente convinto che il percorso, attraverso il quale abbiamo intrapreso azioni amministrative di grande cambiamento, abbia ancora molte potenzialità».

Giusto: cinque anni non bastano per dar corso ad un progetto articolato. Ci spieghi allora in cosa consiste questo progetto.

«Unanimemente condiviso, il progetto che abbiamo in mente è incentrato sull’impegno civico del sottoscritto, che mi sprona e mi ha convinto a mettermi ancora a disposizione dei monteclarensi al fine di portarlo a termine e garantire la necessaria continuità, evitando così di interrompere un importante lavoro iniziato nel 2014».

Negli ultimi 5 anni, lei ha guidato una coalizione non troppo, o comunque non sempre, omogenea… «Voglio sottolineare che la giunta che mi onoro di guidare ha saputo interpretare al meglio i desiderata di una coalizione molto coesa e compatta, seguendo quel vento di cambiamento che ci ha portato nel 2014 alla vittoria. Tra l’entusiasmo delle giovani assessore e l’esperienza dei meno giovani componenti siamo stati in grado di creare iniziative importanti in ogni ambito e di offrire nuove opportunità per tutti».

Ovvia l’obiezione: non tutti sono d’accordo… «Naturale. Ma i fatti parlano per noi. L’elenco di ciò che abbiamo fatto è lungo: bilancio (risanato), ambiente (difesa del territorio, zero discariche), lavori pubblici (nuove scuole, barriere architettoniche, piste ciclabili, asfaltature, lottizzazioni sistemate), sport (Montichiarello rinato dalle macerie, Palageorge, velodromo in via di sistemazione, sostegno alle Asd), commercio (iniziative per il rilancio del centro), politiche sociali ed istruzione (con grandi investimenti), cultura (con un grande rilancio delle manifestazioni civiche)».

Se avete già fatto tutto… «Abbiamo fatto tanto, ma c’è ancora molto da fare. Il programma elettorale, attualmente in fase di predisposizione, punterà proprio sui risultati raggiunti per lanciare nuove sfide per i prossimi 5 anni. Sfide che vogliamo affrontare con impegno rinnovato e senso di responsabilità verso i nostri cittadini».

Maria Teresa Marchioni