Anche il velodromo “Fassa Bortolo” di Montichiari non ha voluto mancare l’appuntamento per porgere l’ultimo saluto a Tarcisio Bregoli, un grande amico del ciclismo che, insieme alla sua famiglia, ha letteralmente dedicato la sua vita a questo sport.

In effetti l’impianto monteclarense è giunto al congedo con il dirigente di mille corse e di innumerevoli emozioni ciclistiche, che si è spento a luglio all’età di 80 anni, potendo presentare un significativo ritorno alla (quasi) normale attività, quella stessa attività che a lungo tempo era stata curata e valorizzata proprio dalla famiglia Bregoli con una passione e una dedizione che hanno davvero pochi paragoni. In questo senso il ritorno a Montichiari degli atleti della nazionale italiana su pista, suddivisi nelle diverse categorie, è stato un segnale tanto forte quanto gradito che il periodo più buio per il Velodromo monteclarense è stato messo finalmente alle spalle. Una considerazione che senza dubbio sarebbe stata gradita anche a quel generoso uomo di sport che è stato Tarcisio Bregoli, che insieme ai fratelli Pietro e Marcello ha fondato la Ciclistica Monteclarense, una realtà che per tanti anni ha raccolto successi e soddisfazioni prima di fondersi con la Feralpi per un nuovo binomio d’eccel-lenza per il mondo delle due ruote targato Brescia. Tarcisio Bregoli (insieme alla sua famiglia, naturalmente) ha saputo offrire un impulso determinante ad una vera e propria fucina di campioni, giovami, aspiranti ciclisti che sono riusciti a raggiungere il professionismo proprio grazie agli insegnamenti e ai suggerimenti dei Bregoli. 

Il grande amore che ha sempre legato lui e i suoi fratelli al ciclismo lo ha spinto anche ad accettare, forse, la sfida più dura ed impegnativa di tutte, quella di portare avanti il percorso di crescita del Velodromo di Montichiari. 

Il tutto con il preciso obiettivo di rendere l’impianto non solo un motivo d’orgoglio per la propria comunità, ma anche un punto di riferimento sempre più solido per il movimento del ciclismo su pista. Un cammino lungo e ricco di passione, che quando ha condotto Tarcisio al suo ultimo km è stato accompagnato da grande affetto da tantissime persone e da tutta Montichiari, che si è stretta intorno a questo personaggio schivo, amante più del fare che della voglia di mettersi in mostra con troppe parole. Senza dubbio è stato proprio questo il grande regalo che Tarcisio Bregoli ha saputo trasmettere a tutti quelli che lo hanno conosciuto e, come lui, hanno amato il ciclismo. Una passione instancabile ed una voglia di raggiungere sempre nuovi traguardi per questo sport che costituisce uno strumento quanto mai efficace per affrontare la grande corsa della vita.                   

Luca Marinoni