Analizzare i comportamenti dei visitatori del proprio sito non solo è possibile ma è una delle attività più importanti da svolgere una volta che lo si è messo online e va fatta continuamente, perché in internet quello che va bene oggi, domani può andare meglio o può non andare più bene.

Lo strumento principe per questo tipo di analisi è uno strumento gratuito che la società Google mette a disposizione e si chiama “Google Analitycs”.

Questo servizio permette di raccogliere tantissimi dati riferiti al visitatore. Per fare un esempio si può sapere come ha fatto a trovare il nostro sito, cioè se ha scritto il nostro indirizzo, se l’ha cercato o se ha cliccato su un link pubblicato da qualche altra parte. Si può sapere quanti sono i visitatori che arrivano sul nostro sito, quanto ci rimangono e quante e quali pagine leggono prima di andarsene.

Se il nostro sito ha un campo di ricerca interna si può sapere cosa hanno cercato e cosa hanno trovato.

E’ chiaro che tutto questo è importante se l’informazione non rimane fine a se stessa. Se molte persone cercano qualcosa sul nostro sito e non c’è, magari è il caso di aggiungerla. Se le persone arrivano e poi vanno via subito c’è da capirne il motivo, ecc.

Il problema dell’analisi dei dati del proprio sito è che la mole di dati a disposizione è impressionante e non è facile districarsi tra i numeri, se non si conosce bene cosa rappresentano e come interpretarli. Con tutte queste informazioni potenzialmente si può fare di tutto, ma realisticamente è opportuno darsi degli obiettivi e focalizzarsi su quelli.

Se il sito è nuovo e appena pubblicato è opportuno monitorare alcune cose, se è pubblico da mesi senza modifiche è meglio guardarne delle altre, se ci sono attive campagne pubblicitarie i dati da guardare sono altri ancora.

L’analisi dei dati di un sito internet è impegnativa e va fatta conoscendo gli strumenti e i criteri da utilizzare. Interpretare male dei numeri può essere molto dannoso. Per questo è importante rivolgersi a persone esperte, confrontarsi con loro e capire cosa è vantaggioso per la propria attività.

Persino per le pagine Facebook è possibile sapere le statistiche, ma in quel caso bisogna usare strumenti diversi, dato che si è “ospiti” e quindi si ha meno libertà di fare quello che si vuole.

Se sei un privato e non hai un sito internet penserai che tutto questo non ti interessa, invece è importante perché sei tu che vai a guardare i siti degli altri e quindi i numeri di cui parlavo riguardano te. Ci sono strumenti per vedere persino come il tuo mouse si muove mentre visiti un sito. Lo sapevi? Te ne parlerò nel prossimo articolo.