Il prossimo 4 febbraio è il termine ultimo per effettuare la preiscrizione alla scuola secondaria di secondo grado. I primi mesi della terza media sono dedicati all’orientamento e all’avvicinamento verso il nuovo percorso di studi che ciascun alunno è chiamato a scegliere. Si tratta di un passaggio importante che proietta i giovani verso il quinquennio e, poi, verso un corso universitario o all’immissione nel mondo del lavoro. L’istituto Pascal- Mazzolari di Manerbio e Verolanuova offre possibilità formative diversificate. In particolare, presso il plesso di Manerbio, si trova il Liceo Scientifico con i due indirizzi – tradizionale, anche con potenziamento biomedico, e scienze applicate – e l’Istituto Tecnico Tecnologico con cinque articolazioni per il triennio in elettronica, elettrotecnica, informatica, meccanica e meccanotronica e telecomunicazioni. “E’ una scuola caratterizzata da un grande dinamismo, che utilizza modalità pedagogico-formative stimolanti” dichiara Elena Mombelli, collaboratrice della dirigente “nel nostro istituto abbiamo un polo tecnologico scientifico su Manerbio ed uno economico sociale su Verolanuova, ovunque grande attenzione è data all’individuo e la preparazione è approfondita anche per gli aspetti umanistici”.  All’interno del PTOF (piano triennale dell’offerta formativa) sono previsti, fra gli altri, percorsi importanti quali Educazione alla salute, Internazionalizzazione del curricolo, percorsi ed esami per l’acquisizione delle certificazioni linguistiche, sostegno alla mobilità studentesca internazionale, Site program per la presenza di un conversatore madrelingua inglese e francese, organizzazione di Stage linguistici, il progetto Euroscuola per una scuola ambasciatrice del Parlamento UE.
Il Pascal Mazzolari, in questi anni, si è distinto anche per aver intrapreso importanti collaborazioni e piani di orientamento e di studio con l’Università Cattolica e l’Università degli studi di Brescia. Le attività che affiancano il percorso didattico sono molteplici come, per esempio, la pianificazione di percorsi per la preparazione e per la partecipazione alle Olimpiadi di Matematica, Fisica, Chimica, Informatica, la partecipazione a gare di debate, l’allestimento di laboratori teatrali con progetti di clownterapia e di riabilitazione equestre, la progettazione di corsi di primo intervento, l’attivazione di un gruppo di lettura. Negli ultimi anni, presso la sede di Manerbio, poi, è stato avviato anche il progetto sperimentale “DADA” che consiste in una radicale innovazione pedagogico-didattica e organizzativa finalizzata a coniugare la qualità dell’insegnamento liceale italiano con la funzionalità organizzativa anglosassone. “Gli studenti cambiano aula ogni ora” raccontano le insegnanti durante uno degli open day del mese di novembre “hanno circa quattro minuti per spostarsi e questa è un’ottima occasione per sgranchirsi le gambe, cambiare ambiente, scambiarsi due parole e svagarsi. Riescono perfettamente a rispettare i tempi previsti e la loro attenzione alla lezione successiva ne beneficia”. Ma l’istituto della Bassa Bresciana si è distinto nel tempo anche per l’interesse che ha destato da parte del mondo imprenditoriale locale. L’alternanza scuola-lavoro rappresenta un momento fondamentale di formazione degli studenti che hanno la possibilità di acquisire nuove competenze sul campo e di confrontarsi con una nuova realtà. Solitamente, durante il mese di maggio, alcuni rappresentanti di realtà professionali locali, piccoli e medi imprenditori del territorio, incontrano gli studenti dell’ultimo anno per un momento di conoscenza reciproca. “La completezza della formazione acquisita e le competenze consolidate lungo il quinquennio sono caratteristiche dei nostri maturandi e sono molto apprezzate in ambito lavorativo” spiega Mombelli “per questo motivo i nostri studenti sono molto richiesti”. Lo scorso anno il rapporto di Eduscopio.it della Fondazione Agnelli – che presenta i dati sulle scuole secondarie di II grado che meglio preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma – ha classificato il Pascal alle prime postazioni a livello provinciale. Il Liceo Scientifico di Manerbio si è classificato al primo posto come istituto “trampolino di lancio” per l’Università. Inoltre, tra le scuole superiori con la più alta quota di occupati dopo il diploma con valori assoluti, l’Istituto Tecnico Tecnologico Pascal di Manerbio ha ottenuto un invidiabile 84%, preceduto solo dall’Ipsia Beretta e dal Iis Gigli di Rovato. Nella scuola manerbiese non manca l’attenzione fondamentale all’aspetto psicologico dei giovani. Presso entrambe le sedi è stato istituito uno sportello psicopedagogico per supportare le fragilità. Per il recupero degli apprendimenti sono invece presenti, per tutto l’anno scolastico, sportelli “help” e corsi di recupero per aiutare chi ha difficoltà in alcune discipline. “Un altro punto distintivo della scuola è rappresentato dall’esperienza dei peer educator: un progetto che vede gli studenti degli ultimi anni affiancare i più giovani durante il loro inserimento nella nuova realtà scolastica” spiega Mombelli “si tratta di un approccio particolarmente apprezzato dagli studenti”. In linea con altri Paesi europei, da ormai tre anni, presso l’istituto manerbiese sono stati avviati post diploma che consentono di ottenere un livello di qualifica ulteriore con lezioni frontali, ore di laboratorio e tirocinio in aziende. “Oggi la vera difficoltà che incontriamo” conclude la professoressa Mombelli “è la carenza di spazi che possano soddisfare le esigenze della scuola. Mancano almeno dieci aule che sarebbe necessario individuare nello stesso plesso e non altrove”.    Barbara Appiani