Sfogliando qualsiasi quotidiano o ascoltando ogni telegiornale, ad ogni edizione è possibile rintracciare parole sull’Europa, sulla sua azione regolatoria nei confronti degli Stati membri, così come del suo impegno sugli scenari globali. Ora, cos’è questa Europa? Come funzionano i suoi organi costitutivi? Come – soprattutto – le scelte operate a Bruxelles e Strasburgo possono influenzare la nostra vita di ogni giorno?
Questi e altri interrogativi sono stati al centro di un’interessante serata promossa dal Rotary e-Club Ambiente e Salute, sorto su iniziativa di Nedo Brunelli – che ne è presidente – e di altri soci desiderosi di individuare nel vasto panorama rotariano un’organizzazione “tematica”, capace di concentrarsi con adeguata attenzione su alcune questioni centrali della nostra contemporaneità. Ospite d’onore dell’occasione è stata l’eurodeputata Mariateresa Vivaldini, approdata al Parlamento Europeo nel giugno 2024 con all’attivo quasi 19mila preferenze conseguite tra Lombardia, Piemonte, Liguria e Val d’Aosta, esponente di Fratelli d’Italia. Con un cursus honorum di tutto rispetto – già assessore e poi sindaco di Pavone Mella, nonché assessore provinciale – e a fronte di un altrettanto denso curriculum imprenditoriale, Vivaldini ha voluto ripercorrere le principali azioni intraprese da lei e dal suo Gruppo nel corso di questi primi mesi di attività a Bruxelles, cercando di sviscerare dinanzi ai numerosi presenti il complesso funzionamento delle Istituzioni europee.
«Avere qui tra noi, questa sera, una bresciana doc come Mariateresa mi riempie di gioia e orgoglio – ha commentato il presidente Brunelli – Spesso sentiamo parlare di Europa, di regolamenti europei, di direttive e di altri indirizzi che, volenti o nolenti, influiscono anche sulle scelte della nostra politica nazionale: comprendere queste dinamiche è fondamentale per poter agire e “servire al di sopra di ogni interesse personale”, con successo, nel presente».
Essendo l’Europarlamentare membro effettivo di una commissione di enorme peso come quella che si occupa di Industria, Ricerca ed Energia, inevitabilmente il piacevole dibattito sorto tra i presenti non ha potuto che concernere simili materie. «Oggi l’Europa, sia come continente che come Istituzione politica, sta vivendo un periodo molto peculiare, caratterizzato da incertezze nel panorama internazionale e dalla necessità sempre più urgente di impegnarsi in riforme strutturali – commenta Vivaldini – In una logica globale, accade ancora che aziende europee debbano attenersi a stringenti standard di qualità: un’ottima cosa, se però simili parametri fossero garantiti anche per i prodotti, specie alimentari, che importiamo massicciamente dai Paesi extra-UE». La questione della concorrenza è giunta spesso agli onori delle cronache, considerate le recenti difficoltà per imprese del settore primario e secondario nell’approvvigionamento di materie prime ed energia. «Il futuro dell’Europa, nel chiaro obiettivo di raggiungere una forma di indipendenza energetica, non deve certamente essere influenzato da visioni ideologiche e del tutto sconnesse dalla realtà, come l’ormai celebre “Green Deal” – continua l’onorevole – Nel corso dei prossimi anni, se ciascuno saprà fare la propria parte, sono certa che si riusciranno a trovare dei compromessi adeguati a tutela del nostro tessuto produttivo, specie con riferimento alle esigenze delle filiere italiane, da sempre sinonimo di eccellenza e qualità nel mondo».
Leonardo Binda