Torna quest’anno da venerdì 6 a domenica 8 giugno l’appuntamento orceano imperdibile con la cucina degli Alpini. La tradizionale festa delle penne nere si svolgerà come di consueto nella sede dell’associazione al Villaggio Giardino ogni sera a partire dalle 19.30. Un evento molto atteso da parte della popolazione e non solo, un’occasione di convivialità e buona tavola nostrana, ma anche un momento per celebrare lo spirito di volontariato che anima questo gruppo, un patrimonio di notevole valore di cui la comunità orceana va molto orgogliosa. Al timone l’entusiasta e instancabile Mario Ferrari, che anche quest’anno sta organizzando la festa nel giardino della sede con il suo sodalizio di penne nere. Sulla carta un menù che come ogni anno esalta le eccellenze gastronomiche locali, dal casoncello alle tagliatelle, dal fritto misto alla tagliata, passando per il formaggio alla piastra fino ad arrivare al pane e salamina. Ogni piatto è il frutto di un lavoro spontaneo e appassionato, animato dal desiderio di coinvolgere e dilettare la comunità.

Il programma, dicevamo, si aprirà ufficialmente venerdì 6 giugno, ma già giovedì 5 la sede accoglierà studenti e docenti delle classi quinte delle elementari, per la festa di fine anno. Un ulteriore segnale della sensibilità degli Alpini verso le nuove generazioni e del fatto che il gruppo rappresenta un punto di riferimento prezioso per il paese. La loro presenza, silenziosa ma costante, si traduce in un impegno concreto e disinteressato in diversi ambiti, dal supporto nelle diverse manifestazioni locali fino alla proverbiale disponibilità in caso di necessità, di cui l’emergenza del Covid è stata una dimostrazione lampante. Ricorre peraltro quest’anno il ventennale della sede degli Alpini a Orzinuovi, ma le celebrazioni sono per ora rimandate all’autunno.

In un’epoca spesso caratterizzata dall’individualismo, lo spirito generoso delle penne nere orceane si erge ad esempio virtuoso di come l’unione di intenti e la dedizione al bene comune possano generare un impatto positivo e diventare un esempio di valori importanti per il tessuto sociale della comunità. Silvia Pasolini