Per la prima volta il tradizionale calendario dell’Avis Manerbio è stato realizzato in sinergia con l’Aido. Le due associazioni, fortemente radicate nella cittadina della Bassa Bresciana, escono con un lunario che intende ricordare l’impegno e l’amore per la vita di coloro che, per situazioni differenti, si sono distinti per forza, coraggio e umanità. Tra le pagine del 2023 saranno celebrate persone che hanno manifestato tenacia anche nei momenti difficili e che continuano a farlo, come Ermanno Manenti trapiantato di fegato anni fa, campione di ciclismo e presidente dell’Aido, Gianpietro Briola presidente nazionale Avis e Flavia Petrin presidente nazionale Aido. Non mancheranno figure di grande professionalità e sensibilità come Paola Terenghi o Silvia Pezzotti che attraverso l’arte ha espresso importanti valori di vita. Spazio anche alla scienza con il fisico teorico Alberto Benedetti e la ricercatrice manerbiese premio Eni 2022, Giulia Fredi. I mesi dell’anno saranno scanditi anche dalla tenacia, determinazione e forza d’animo di donatori come Mauro Bignotti, Teresa Bertoni ed Elisabetta Benedetti. Non mancherà nemmeno la scuola con la sua forte valenza formativa ed educativa incarnata nella professionalità di un’insegnante di grande calibro come la maestra Rita Dina Pierotti. “Ciascuno dei protagonisti di questo calendario, per la prima volta unito tra l’Avis Manerbio che festeggia il suo 55esimo anniversario e l’Aido Manerbio giunta al suo quarto anniversario da quando è stata fondata, saprà arricchire le nostre vite” precisa la presidente dell’Avis Marianna Baldo “ciascuna figura ritratta nel calendario potrà offrirci uno spunto di riflessione sull’importanza del sostegno verso il prossimo”. Mentre il calendario 2020 era un inno alle donne che si erano distinte per sensibilità, cultura e coraggio, i dodici mesi dell’anno che sta per arrivare intendono veicolare un messaggio salvifico in un momento particolarmente difficile a livello mondiale. “Abbiamo pensato alle persone che quotidianamente incontriamo per strada” spiega Baldo “ciascuna di loro, come anche noi, puo’, nell’anonimato di una donazione, salvare la vita a qualcuno all’altro”. La sezione Avis Manerbio, che comprende anche Alfianello, Bassano Bresciano e San Gervasio, è composta da 650 donatori a cui si aggiungono 20 soci collaboratori, i membri del consiglio direttivo dei soci e numerosi simpatizzanti. “Nonostante il periodo difficile della pandemia” ricorda Baldo “abbiamo sempre mantenuto un numero di donazioni costante e in molti casi, la paura del periodo che abbiamo attraversato è stata superata dalla grande generosità degli avisini. In questo modo la voglia di donarsi agli altri ha davvero vinto su comprensibili timori e reticenze”. Stesso discorso è valso anche per la sezione Aido di Manerbio diretta da Ermanno Manenti. Negli ultimi anni è stata battuta anche la barriera dell’età medio alta di chi si avvicina per la prima volta a queste realtà. I donatori sono sempre più giovani e diffondono i valori di mutuo aiuto anche attraverso i nuovi canali di comunicazione come, per esempio, i social. Infine tra le ultime importanti novità della sezione Avis della Bassa c’è l’intitolazione di questa associazione ad Eugenio Donini che se ne è andato qualche tempo fa ma che ha lasciato un grande segno in questa realtà. Donini ha conquistato il ruolo di alfiere a partire dal 1987 sino al 2016 e a questo si è aggiunto quello di consigliere nel 1984. Dalla direzione raccontano che Eugenio Donini è sempre stato amato da tutti e ha sempre sfoderato un sorriso anche nei momenti bui della vita. Per tutto ciò che questo uomo ha rappresentato l’assemblea dei soci ha deciso all’unanimità l’intitolazione della sede Avis di via Palestro e della sezione Avis Manerbio Comunale proprio a lui.

Barbara Appiani