Il 12 novembre del 2003, Nassiriya fu teatro di un attentato, nel quale persero la vita 28 persone, 19 delle quali italiane. Tra queste numerosi carabinieri, che erano impegnati nella missione militare denominata Operazione Antica Babilonia. Non era la prima volta che Nassiriya veniva presa di mira dai terroristi; però, per il numero di vittime e la dinamica dell’attentato, quel 12 novembre rimase, ed ancora rimane, nella memoria di tutti noi.

Ovviamente rimane anche nella memoria dei carabinieri, sia un servizio che in congedo. E’ proprio per onorare la memoria dei loro amici commilitoni, che nei giorni scorsi nella piazzetta di via Falcone la sezione di Manerbio dell’Anc, l’Associazione nazionale carabinieri intitolata al brigadiere Giovanni Lai, ha inaugurato una stele con la scritta «Per non dimenticare».

Si tratta di una scultura marmorea che è stata posta a fianco della statua che ricorda l’Arma dei carabinieri e che è stata inaugurata in pompa magna alla presenza di autorità civili e militari. I partecipanti si sono ritrovati alle 9.30 in via Palestro, alla sede dell’Anc, per poi sfilare lungo le vie del paese preceduti e accompagnati dal Corpo musicale cittadino di Ghedi diretto dal maestro Paolo Civini.

Il corteo ha fatto tappa nella centralissima Piazza Cesare Battiti, dove, dopo aver ascoltato l’«Inno di Mameli» e «La leggenda del Piave» è stata deposta una corona di alloro al monumento ai Caduti. Dopo un attimo di silenzio sottolineato dal «Silenzio fuori ordinanza», il corteo è ripartito alla volta di Piazza Falcone, dove è stato inaugurato il cippo commemorativo di cui abbiamo detto. Oltre ai vertici dell’Arma, al sindaco Samuele Alghisi (che per l’occasione indossava la fascia di presidente della Provincia di Brescia), al vicesindaco Giandomenico Preti (che aveva la fascia tricolore in sostituzione del sindaco), c’erano anche i primi cittadini di alcuni Comuni della Bassa: Barbariga, Bassano, Offlaga, Pavone Mella e San Gervasio, cioè di quei Comuni che hanno già una stele commemorativa della strage del 2003 a Nassiriya.

Dopo i discorsi di rito ed alcune musiche eseguite dalla Banda di Ghedi (tra cui «La fedelissima», inno dei carabinieri, ed «Eravamo in 19», composta in memoria della strage) la cerimonia è stata chiusa dalla celebrazione della messa al campo. La bella giornata di sole ha reso tutto più facile e più bello.

MT Marchioni