Il lockdown del 2020, ovviamente, ha significato anche l’arresto delle attività di qualsiasi associazione di volontariato.

Abbiamo già più volte parlato delle “Donne Oltre” di Manerbio, trattando anche dei loro fondati timori per un aumento delle violenze domestiche durante la quarantena.

Comunque, anche loro stanno riprendendo le attività.

Il 23 ottobre 2020, ha avuto luogo la loro assemblea, per trattare del bilancio e dello statuto.

Per quanto riguarda le entrate del 2019, sono giunte quelle provenienti dal 5×1000.

Non mancano quelle delle quote associative e i contributi da soggetti privati, mentre quelle generiche dagli enti pubblici non sono attualmente presenti. Un limitato incasso è giunto dal cineforum.

La somma più notevole è stata versata a “Donne Oltre” dal Comune di Remedello, per aver ospitato le sue assistite nell’appartamento gestito dall’associazione.

Parlando invece delle uscite, le spese più significative del 2019 sono state quelle per la gestione dell’alloggio destinato alle vittime di violenza domestica e per finanziare il progetto “Educare alla tenerezza”.

Qualche decina di euro, ovviamente, è spettata alla SIAE (cosa inevitabile, per chi organizza eventi culturali pubblici).

Nulla è stato investito nella festa dell’associazione, mentre invece la terza spesa in ordine decrescente è stata destinata alle attività promozionali (cineforum incluso). Vi sono state poi le spese d’assicurazione, per il conto corrente e quelle (esigue) per il materiale di pulizia e cancelleria.

Per quanto riguarda lo statuto dell’associazione, in vista di eventuali collaborazioni con altri enti, le “Donne Oltre” si sono premurate di verificare che esso non limitasse l’iscrizione alle sole persone fisiche.

L’articolo 4 prevede esplicitamente che possano aderire a “Donne Oltre” anche organizzazioni di volontariato ed enti del terzo settore o senza scopo di lucro, purché condividano le loro stesse finalità. 

Il che apre un buon panorama di possibilità per la costruzione di “reti” con altre associazioni. Sia il bilancio che lo statuto sono stati approvati all’unanimità.

Particolarmente allettante, ma di dubbia realizzabilità, sarebbe invece l’organiz-zazione a Manerbio di “Lampi di poesia”: un progetto dell’attrice bresciana Laura Mantovi. Estratti dal repertorio di poetesse di luoghi e tempi diversi vengono recitati dalla voce della Mantovi, con accompagnamento musicale ed esperimenti di “light painting” (letteralmente, “dipingere con la luce”: una tecnica fotografica).

Alle “Donne Oltre”, piacerebbe portare tutto questo a Manerbio in occasione di date “forti” come il 25 novembre o l’8 marzo. 

Ma, ovviamente, si tratta di un’incognita: non sappiamo se le future restrizioni alla circolazione delle persone renderanno possibile o efficace un’iniziativa che richiede grandi “assembramenti” in orario serale. 

A quanto pare, di fronte al Covid, anche la luce e la poesia debbono farsi da parte.

Erica Gazzoldi