Appartiene ad un antico sistema filosofico esoterico che, nel passato ha trovato forme di espressione in discipline come la chimica, la medicina, l’astrologia e la fisica, tanto per cintarne alcuni.

L’alchimia – il cui nome evoca tempi lontani – arriva fino ai giorni nostri, con studiosi e ricercatori che trovano in questa disciplina la propria passione. 

È il caso del manerbiese Roberto Ziletti (nella foto) noto imprenditore da sempre in giro per il mondo per lavoro che, quando si ferma nella casa trecentesca di Manerbio conosciuta come “Castelletto”, si rilassa tra alambicchi, vasi, manoscritti, stampe antiche e molto altro.

Con spirito imprenditoriale impresso nel dna famigliare, Ziletti racconta di essersi avvicinato a questa disciplina proprio grazie alla sua attività, specificando di essere ben consapevole di quanto il progresso solo materiale sia “solo un miraggio”. 

Nelle sale sontuose della sua dimora, sulle rive del fiume Mella, ha realizzato una bottega insolita e inaspettata che non può che stupire. In continua ricerca di oggetti esoterici di un’alchimia moderna, Ziletti recupera stampe e manoscritti, li restaura, li studia e conferisce a questi oggetti nuova vita e un significato tutto da recuperare in un’era distratta, frettolosa e poco attenta alla vera essenza dell’esistenza. L’imprenditore manerbiese parla di una predisposizione innata a questa disciplina. “Da sempre sono affascinato nei confronti dell’esote-rismo” spiega Ziletti “ma chiunque si avvicini ad un testo di alchimia riesce a leggerne solo un paio di pagine al massimo perché sono incomprensibili”.

Gli alchimisti scrivono per allegorie, simboli e spesso i loro testi sono intrisi di falsità per tenere lontani i profani e nascondere le verità che la scienza tradizionale è sempre pronta a respingere. 

“Ho sempre studiato storia antica, filosofia e gnosi” continua l’imprenditore “e il passaggio obbligato era certamente l’alchimia. Tutti i più grandi studiosi e pensatori si sono interessati a questa disciplina, lo ha fatto Roger Bacon, noto come doctor mirabilis o Leonardo Da Vinci, per esempio”.

Ad instradare Ziletti e a fargli scoprire questa sua passione è stato un scienziato quantistico che lo ha condotto ad intraprendere questo percorso definito come “molto arduo, e certamente incompreso dalla scienza attuale”. 

L’obiettivo dell’alchimista, precisa Ziletti, non è quello di far comprendere questi studi, ma di coltivare questa passione, spesso innata, e tramutarla in una perfetta occasione di crescita interiore.

La trasmutazione dei metalli in oro, impensabile per la scienza fino a poco tempo fa, è facilmente realizzabile dall’alchimia, precisa Ziletti. Ora la scienza su questo aspetto, dice il manerbiese, ha fatto un cambio di rotta dichiarando come questa trasformazione sia possibile con reattori atomici che producono oro radioattivo. Ma l’alchimia consente questo passaggio senza alcuna radioattività, dice Ziletti, e con strumenti facili. 

“Si tratta di un percorso lunghissimo interiore” conclude il moderno alchimista “che porta l’uomo ad una crescita personale molto importante. 

“E’ una disciplina capace di fare miracoli e magie – termini oggi poco accettati e tollerati – capace di trovare la formula per curare tutti i mali e di individuare l’elisir di lunga vita” conclude Ziletti.  

Barbara Appiani