Le considerazioni che scriviamo sono nate all’interno dell’ospedale di Manerbio. Siamo andati per un controllo, e, mentre aspettavamo seduti di entrare in ambulatorio, è passata una dottoressa, che, rivolta a una collega, diceva: «Se continuano a chiudere, mi spieghi come facciamo? Io lavoro qui all’ospedale di Manerbio, mi marito all’ospedale di Brescia. A casa abbiamo due bambini: uno di 6 e uno di 8 anni. E non abbiamo i nonni. Certo, potremmo prendere i congedi parentali. Ma ci dicono che, in queste settimane dove il Covid sta rialzando la testa, la nostra presenza in ospedale è fondamentale…».

Chissà quanti cittadini di Manerbio stanno vivendo la stessa situazione: devono andare a lavorare, ma hanno i figli a casa e non sanno dove metterli. Intendiamoci: le chiusure sono (forse) sacrosante, ma ai bambini chi ci pensa?

Qualcosa ha fatto il Comune di Manerbio che, «per far fronte alle maggiori difficoltà incontrate dalle famiglie a causa del diffondersi della pandemia da Covid 19, ha ritenuto opportuno avviare un servizio di doposcuola, a partire dalla fine di gennaio 2021 e fino al termine delle lezioni».

Il servizio è stato attuato alla scuola primaria statale (dalle 16.15 alle 18, dal lunedì al venerdì) e alla scuola secondaria di primo grado statale Zammarchi (dalle 16.15 alle 18 il lunedì e il mercoledì). 

Si tratta di un servizio con alternanza di momenti ludici e momenti di accompagnamento nell’esecuzione dei compiti.

Non è molto, perché gli orari in cui i genitori sono impegnati al lavoro sono più ampi: solitamente dalle 8 alle 13 e dalle 13,30 alle 17.30. 

Però è pur sempre qualcosa; e bisogna dare atto alla amministrazione comunale di essersi presa a cuore anche questo problema, che molti (soprattutto là dove si decide) forse non hanno compreso appieno, continuando a sfornare Dpcm che forse risolvono qualche problema, ma ne creano altri (a proposito: ma con la caduta del governo Conte Bis, non doveva finire l’epoca dei Dpcm? 

Ma il centrodestra che è al governo, non li aveva sempre criticati, perché giudicati illegittimi? 

Come è che, ora che è al governo, fa le stesse cose che facevano quelli di prima?).

Polemiche politiche a parte, resta la bella iniziativa del Comune di Manerbio. C’è però un dubbio? 

Continuerà? Meglio: potrà continuare? Proprio nelle ore in cui stiamo scrivendo queste righe si sta facendo largo l’idea di un altro (quasi) lockdown generalizzato. Torna, insomma, l’idea di (scusate il bisticcio di parole) tornare tutti in zona rossa.

Speriamo di no, ma se così fosse, che ne sarà del doposcuola? Potranno i bambini frequentarlo o li richiuderanno un’altra volta in casa? 

MTM