Come sta andando l’attività dell’associazione?

L’associazione sta attraversando un periodo di mutamento così come previsto dalle riforme del terzo settore. Anche noi ci siamo chiaramente adeguati, a livello burocratico, ai cambiamenti facendo riferimento anche all’Avis nazionale e abbiamo fatto un importante processo di rinnovamento anche dello statuto. L’attività di donazione sta andando abbastanza bene. Tra poco dovremo fare i conti, come ogni anno nel periodo estivo, con sospensioni di donazione per vacanze all’estero o, con il caldo con la voglia di alcuni di fasi tatuaggi. L’estate esige accortezze diverse rispetto ai periodi freddi e le alte temperature, inoltre, incidono anche sulla pressione arteriosa. Tutto questo può avere ripercussioni sulle quantità di sacche donate. 

Come consiglia l’Avis di affrontare estate?

Alla luce di quanto detto precedentemente, nel caso di tatuaggi è bene valutare che comporteranno una sospensione di 4 mesi dalla donazione. Se si decide di fare un viaggio all’estero in località che esigono, per esempio vaccinazioni, può essere importante consultare la nostra segreteria che può fornire indicazioni utili su alcune profilassi come l’antimalarica e informare sulle tempistiche necessarie di sospensione dalla donazione. La priorità durante questa estate va sicuramente al plasma che risente di più di una mancanza di autosufficienza in Italia e quindi anche noi possiamo dare il nostro contributo. Chi fino ad ora ha donato solo sangue senza mai porsi la questione del donare il plasma, può parlare con la nostra direttrice sanitaria e chiedere se ha i requisiti, a livello sanitario, per poter chiedere anche l’idoneità al plasma.  

Quante donazioni avete ogni anno? Quanti sono i donatori?

Donazioni e donatori non sempre coincidono. Possiamo avere donatori che per questioni personali, autosospensioni o questioni sanitarie non donano sempre e per tutto il loro potenziale di donazione. Al momento sfioriamo le 600 persone tra soci donatori e soci volontari. Le donazioni superano sempre le 1100 unità, ma si tratta di numeri sempre in mutamento, anche perché se, per esempio, viene imposto un controllo di alcuni valori particolari, si può avere una diminuzione temporanea di donatori. 

Cosa bisogna fare per iscriversi all’Avis e quali le caratteristiche che gli associati devono avere?

 Iscriversi all’Avis è semplice. Basta contattarci sui diversi social o chiamare la segreteria. Per avere la scheda di iscrizione bisogna inviare una mail all’indirizzo presidente@aviscomunalemanerbio.it e rispondo io con un testo in cui spiego le varie procedure e allego la scheda da completare. Si procederà poi con un colloquio preventivo con la direttrice sanitaria che stabilirà i parametri di potenziale donatore e inviterà a fare accertamenti in ospedale totalmente gratuiti e con priorità. Dopo un mese e mezzo circa i referti analizzati devono essere firmati da un medico e consegnati in sede Avis. La direttrice sanitaria interverrà nuovamente e spiegherà ai neo avisini cosa possono donare, se possono donare e quante volte. Il numero di donazioni è soggettivo dipende da età, peso (sempre superiore ai 50 kg) e in generale dalle condizioni di salute della persona. Per iscriversi bisogna essere maggiorenni e la data di iscrizione massima è fino ai 60 anni. Si può poi procedere a donare fino a 70 anni ma da 65 anni in poi ci sono ulteriori controlli necessari per garantire la massima sicurezza per chi dona e chi riceve. Tra i requisiti, non per legge ma di buon senso, ci sono un buono stato di salute e un corretto stile di vita e non avere particolari esposizioni a pericoli. 

L’Avis durante l’anno propone anche una serie di iniziative rivolte a tutti. Ce ne parla?

Facciamo numerose iniziative sempre. Ora stiamo collaborando con la pallavolo,  con la Federazione Italiana Ciclismo e faremo una  gara di campionato lombardo per bambini dai 6 ai 12 anni in collaborazione con Aido. Ci sarà un trofeo dedicato ad Avis e Aido Manerbio che è arrivato quest’anno alla quarta edizione. Il primo è stato fatto nel 2018 in occasione del 50esimo anniversario di Avis Manerbio e nel 2019 è nata Aido e la collaborazione tra le due associazioni. Nel 2021 abbiamo iniziato questo torneo ciclistico che quest’anno si svolgerà il 30 giugno ad Alfianello e ci saranno anche gare non competitive rivolte a bambini che vorranno cimentarsi in questo sport. 

Faremo anche la corsa colorata il 18 giugno, in collaborazione con l’Oratorio di Manerbio. Sarà un evento dedicato agli adolescenti e ai giovani. Poi presenteremo, il 2 giugno, una serie di informazioni relative ad Avis Manerbio, Aido Manerbio, Admo Lombardia e Ail Brescia. Per noi è fondamentale far capire che siamo quattro associazioni per la vita che, a livello sanitario, possono fare la differenza per la vita. Saremo presenti poi a tutta una serie di iniziative organizzate a Manerbio e altri paesi. 

In questi anni l’Avis ha stretto un legame con l’AIDO.  In che cosa si è tradotto questo rapporto?

L’avis ha ridato vita all’Aido comunale di Manerbio. Grazie alla già presidente di Aido provinciale Brescia Rosaria Prandini, siamo entrati in contatto con Ermanno Manenti, attuale presidente di Aido, e abbiamo fatto diverse iniziative insieme. Dalla professoressa Prandini è partita l’idea di far rinascere a Manerbio questa associazione. Avis condivide con Aido obiettivi, traguardi comuni e lo stesso concetto di valore associativo. Avis e Aido sono due entità separate solo sulla carta. Senza sangue non si possono fare trapianti e il solo organo non può bastare per salvare le vite umane.

Quali sono i progetti per il futuro?

Stiamo organizzando una borsa di studio a livello universitario che riguarderà il settore del sangue e gli emocomponenti. Invito tutti a seguirci sui social e comunico che entro fine anno presenteremo un sito internet molto fornito e dettagliato di informazioni necessarie per chi intende diventare avisino o semplicemente conoscere l’associazione. 

Barbara Appiani