Nata come “spin off” dello studio di psicologia, psicoterapia e coaching Ibrigo, l’associazione Step-Back, realtà giovane e dinamica, si è posta sin da subito un obiettivo ambizioso: creare una rete di professionisti volta a promuovere un principio che già gli antichi avevano fatto proprio, ossia curare il proprio corpo partendo, anzitutto, dall’attenzione all’interiorità, alla dimensione più recondita del sé. Una missione, una vocazione potremmo dire, che affonda le sue radici nel fertile humus della collaborazione come punto di forza per intraprendere, con successo, qualsiasi processo terapeutico, sia esso di cura di una patologia o, piuttosto, del cercare di ritrovare il proprio equilibrio, mai come ora minacciato da una quotidianità (e, spesso, una società che la vive) irta di norme, divieti e aspettative che, come un novello Atlante con il suo globo sulle spalle, appesantiscono il nostro essere.

È Stefano Lancini, presidente di Step-Back, membro del direttivo dell’associazione insieme alla vicepresidente dott.ssa Alessandra Franzelli e al segretario dott. Paolo Lancini, che sintetizza la sua essenza. «Pensiamo ad un concetto che è ormai entrato nella nostra normalità, ossia quello di “ibrido”: ecco, come esistono auto ibride, che ci permettono di muoverci sia grazie ad un motore termico che ad uno elettrico, così, anche nella cura di chi soffre di un qualche disturbo, è sempre bene tenere un approccio polivalente e non autoescludente – spiega Lancini – Per giungere alla metà prediletta da tutti, vivere in una condizione di appagamento e soddisfazione, principalmente ma non solo psicofisica, servono, certo, le terapie prescritte con professionalità dalla nostra farmacia di fiducia, ma anche un sostegno di carattere emotivo e psicologico capace di andare più a fondo, di sciogliere i nodi che tengono “stretta” la nostra essenza». Una ricetta, insomma, che nasce dalla piena consapevolezza, ora più viva che in passato, che indagare sé stessi, prendere coscienza dei propri pregi e affrontare le proprie debolezze, costituisca un presupposto essenziale per potersi veramente immettere sulla strada della felicità. «Don Tonino Bello diceva, parafrasando, che il viaggio più impegnativo è quello che ci conduce alla porta accanto – continua Lancini – Guardarci dentro è difficile perché c’è il rischio, chiaro ed evidente, di scoprire delle ombre che ci possono spaventare, ma non per questo sono meno meritevoli di essere adeguatamente affrontare».

Un approccio, quello dell’associazione Step-Back, che si concentra proprio sul principio del cercare di fare un “passo indietro”, prendersi il tempo adeguato da dedicare a sé stessi, vivendo appieno la propria emotività non in una fredda aula, assistendo a qualche cervellotico convengo, ma, piuttosto, vivendo esperienze insieme, raccontandosi, scoprendo il lato più positivo del relazionarsi con chi, come sé stessi, sta tentando di gettare le basi per la propria felicità. «Chiedere aiuto è difficile, chiedere aiuto per sé stessi è difficilissimo, chiederlo per sé permettendo ad un terzo di intervenire nella propria vita è ancora più complesso – conclude la dottoressa Franzelli– La nostra sfida, sia come associazione che come team di professionisti, è proprio quella di cercare di far passare un semplice concetto: per cercare sé stessi non bisogna arrivare a raschiare il barile, a cadere vittime del timore o costretti a sopportare il somatizzarsi di qualche disturbo che abbiamo dentro di noi: parliamo, viviamo, miglioriamo, il tutto nella piena consapevolezza che la vita di ciascuno è colma di difficoltà, così come di straordinarie opportunità di gioia».

Per maggiori informazioni, per conoscere tutte le attività dell’associazione e per prendere contatto con i professionisti e volontari, è possibile visitare la sede di Step-Back a Rovato, in via Santella, n. 5, oppure cercare i canali del team sui principali social networks.

Tel. 351 699 3282

Leonardo Binda