L’Associazione “La casa del Sole” – nata nel 2012 con lo scopo di fornire aiuto e sostegno ai pazienti oncologici e i loro familiari e supportata da un team affiatato di medici, infermieri, operatori e volontari che mettono a disposizione dei malati e delle loro famiglie la loro professionalità e la loro esperienza – ha recentemente organizzato un inconto/confronto con la scrittrice e chef Laura Castoldi e sulla sua profonda esperienza di vita che l’ha portata a scrivere “La mia cucina contro il cancro”. 

Laura è diventata chef e operatore olistico dopo aver combattuto due volte contro il cancro al seno. Ha aperto a Bergamo, dove vive, I buoni sani, una gastronomia-ristorante macrobiotico dove svolge anche la sua attività di consulente, dove organizza conferenze e laboratori di cucina e dove ha aperto e gestisce la nuova sede della storica scuola di cucina La Sana Gola. Con Terra Nuova ha pubblicato “La mia cucina contro il cancro”. Nel libro racconta il percorso verso la salute. Narra il suo sconforto, ma anche la voglia di reagire alla malattia e trovare aiuto e soluzioni efficaci; racconta le sue scelte e le sue battaglie, e come la nuova dieta le abbia permesso di affrontare la malattia in modo più efficacee recuperare la salute più velocemente. Aiuto che Laura riceve da Martin Halsey e dalla sua scuola La Sana Gola, punto di riferimento fondamentale per chi vuole prendere in mano le redini della propria salute attraverso i principi e l’alimentazione macrobiotica. Questo libro è stato scritto a quattro mani: offre la concretezza dell’esperienza di Laura e anche i principi teorici che sono alla base delle sue scelte e dei percorsi proposti da La Sana Gola. Pagina dopo pagina scopriamo i consigli alimentari, i suggerimenti del Metodo Macro, il ruolo della Spring Diet e le radici di una filosofia di vita nata nell’antica Cina e riadattata da Martin alle esigenze della nostra vita quotidiana. Un libro per chi sta affrontando una patologia difficile e per chi ha accanto qualcuno di malato, che non offre facili illusioni ma racconta la possibilità di reagire e uscire vincitori dalla sfida posta dalla malattia.

In apertura della serata Castoldi ha fatto una premessa: “Io racconto la mia idea e spiego la teoria che la sorregge, ma non ho la pretesa o l’aspettativa che le persone la condividano. Chiederei piuttosto di provarla e ascoltare se il proprio corpo ne trae beneficio prima di eventualmente giudicarla”. Così poi parla del suo libro l’autrice: ”Questo libro non vuole essere solo una testimonianza, è anche “la testimonianza” perché prende spunto da un’esperienza vissuta, la mia, e ha l’ambiziosa pretesa di andare oltre. È un compagno di viaggio, un manuale da consultare, da tenere sul comodino, sulla scrivania, in borsa, insomma sempre a portata di mano, ti aiuta a fugare quel dubbio, a ricordare quel dettaglio, ma può anche offrirti un po’ di conforto. Non a caso ha un formato relativamente piccolo, con la copertina morbida, e pesa poco. È il libro che avrei desiderato avere quando ho affrontato il mio percorso perché mi avrebbe evitato di passare ore al computer alla ricerca di informazioni che potessero aiutarmi nel mio cambiamento, con il rischio di “cadere nelle mani sbagliate”. Eh sì, perché nel nostro mondo iper informato il rischio è proprio questo, di non riuscire a riconoscere le fonti più affidabili e di fare scelte controproducenti. È un ricettario, un aiuto quando la fantasia in cucina vacilla e rischiamo di fare pasticci, quando le cure ci tolgono la voglia di cucinare, affinché il cibo continui a rimanere anche un piacere. Stacchiamoci dall’equazione “cucina curativa = cucina punitiva”, la cucina curativa non è altro che la cucina di tutti i giorni con una particolare attenzione alla semplicità, ai dettagli e all’equilibrio. È un supporto a tutto tondo, con suggerimenti anche a livello di stile di vita e di atteggiamento mentale per aiutare a mantenere la rotta durante e dopo le cure, in modo da provare ad accogliere e gestire i profondi cambiamenti che solitamente si accompagnano all’esperienza della malattia. È quello di cui il lettore può aver bisogno nel momento in cui lo prende in mano, si mette in ascolto e si lascia accompagnare. Spero che tra queste pagine tu possa trovare quello che stai cercando e ti ringrazio per la fiducia e la disponibilità a intraprendere questo cammino di cambiamento”

Mauro Ferrari