E’ stata una serata stimolante e ricca di punti di vista quella promossa dal Rotary Brescia Franciacorta Oglio e che ha visto come ospite d’eccezione Franco Gussali Beretta presidente della  Pietro Beretta S.p.a., società storica che da secoli è leader nel settore della produzione e commercializzazione di armi da fuoco. Presidente dal maggio 2021 di Confindustria Brescia, Gussali Beretta ha voluto portare la propria esperienza e filosofia imprenditoriale all’insegna del costante equilibrio tra tradizione ed innovazione.

La serata dello scorso 28 febbraio 2022 è stata dunque per i soci del Franciacorta un’occasione importante per conoscere una delle eccellenze dell’industria bresciana, rinomata e conosciuta a livello nazionale ed internazionale.

Insieme a Beretta è intervenuto anche Francesco Franceschetti, responsabile della Fondazione AIB. Beretta, nel suo intervento intitolato “La voce dell’impresa dopo la pandemia tra PNRR e scenari politici ed economici attuali”, ha ricordato come la Fondazione creata nel 1982 si è ormai trasformata ed ha saputo sviluppare diverse tematiche per rispondere alle esigenze degli associati. Oggi Confindustria conta circa 1300 imprese e svolge attività di rappresentanza ed erogazione dei servizi delle imprese associate nonché diverse attività di formazione. Nonostante le difficoltà il sistema bresciano ha retto all’impatto della crisi dovuta alla pandemia anche se persiste la mancanza di operai e tecnici specializzati che possano mettersi all’opera all’interno del tessuto produttivo. Da alcuni mesi inoltre ha iniziato a farsi campo il problema del costo dell’energia con rincari del 40/45% sulle spese delle imprese senza che l’impegno a favore del “green deal” garantisca rosse aspettative per il futuro. Come infatti ben enucleato durante la serata, Beretta ha speso alcune parole riguardo l’incertezza che interessa il mondo dell’automotive, colpito da una corsa alle vetture elettriche che non possono essere considerate come l’unica soluzione possibile alla questione dell’inquinamento atmosferico.

Il PNRR metterà a disposizione circa 191 miliardi da destinare a numerosi campi d’intervento anche se, tra le varie destinazioni, le imprese bresciane non potranno beneficiarne di molto: una situazione certamente ingiusta e alla quale è necessario porre rimedio. Snellire i processi burocratici, favorire una maggiore armonia tra domanda ed offerta di lavoro nonché spingere sull’acceleratore dell’innovazione sono i primi passi da intraprendere.

LL