Ancor oggi, dopo 77 anni, la commemorazione della battaglia di Nikolajewka ha suscitato profonda commozione nel cuore di tutti gli Alpini e di tutti i cittadini presenti agli eventi organizzati.

Molti si chiedono se abbia ancora un senso ricordare questi momenti storici; la risposta è assolutamente positiva, anzi, la vera sfida, come ricordato nelle manifestazioni, sta proprio qui, ossia nel riuscire a trasmettere alle nuove generazioni le testimonianze ed i ricordi di questi terribili momenti con due obiettivi: far capire, come perenne monito, che le atrocità della guerra non portano a nulla (anzi sono una sconfitta per vincitori e vinti), e testimoniare la grandezza, l’eroismo, di uomini combattenti che, trovandosi incastrati in questa macchina di distruzione, hanno saputo dare il meglio di sé, esprimendo le più alte virtù morali che una persona possa dimostrare: abnegazione, altruismo, amore per il prossimo, patriottismo, lealtà, coraggio, sacrificio della propria vita per salvare quella altrui, ecc..

Dobbiamo riconoscere agli Alpini rovatesi di aver sempre speso tanta energia e passione per non rendere questa ricorrenza una sterile cerimonia di routine, ma di essersi sempre impegnati nel proporre iniziative di sensibilizzazione efficaci, come dimostrano le opere e le attività realizzate (solo per citarne una: la realizzazione del monumento sul monte Orfano) o le tante  collaborazioni a sostegno delle associazioni e della cittadinanza, tra le quali, l’importante lavoro educativo svolto nelle scuole.

Quest’anno le iniziative messe in campo hanno un significato particolare perché la sezione Alpini locale celebra il suo 95°; fu infatti fondata dagli Alpini rovatesi in congedo nel lontano 1925.

Nella serata di sabato 15 febbraio è stata organizzata, presso la parrocchia di san Giovanni Bosco, l’esecuzione dello spettacolo in un atto per voce recitante “Lilia e Giovanni”- Storia di un Alpino. L’opera è stata eseguita dal complesso di ottoni “Brass Band 96” diretto dal maestro Gianmario Bonino. Ottima la performance grazie alla bravura dei musicisti, alle eccellenti musiche originali scritte dal maestro Bonino, ed alla voce recitante di Emilio Martinelli. Quanto narrato nasce dai manoscritti dell’alpino Giovanni che, trovandosi in Russia durante la 2° guerra mondiale, vive una storia d’amore con una ragazza del posto, Lilia. È la scusa per narrare i sentimenti, le paure, il coraggio, gli avvenimenti vissuti dagli Alpini nella valle del Don.

Grande la partecipazione da parte del pubblico, presenti per l’Amministrazione Comunale il sindaco Tiziano Belotti e gli assessori, ed il presidente provinciale dell’ANA Brescia Gian Battista Turrini. Come detto dal capogruppo Valter Cornali in apertura di serata riportando una recente citazione: “Gli Alpini hanno saputo trasformare un episodio drammatico in uno di solidarietà poiché, da quegli eventi, è nata un’associazione il cui fine non è inneggiare alla guerra, bensì aiutare i vivi ricordando i morti”.

Le celebrazioni del 77° e dei caduti nella battaglia di Nnikolajewka sono proseguite nella giornata di domenica 16 febbraio con il ritrovo presso la sede del “Gruppo Alpini” dove il “Civico corpo bandistico L. Pezzana” ha eseguito alcuni brani. A seguire la formazione del corteo ufficiale che ha sfilato lungo le vie del paese giungendo fino a piazza Garibaldi dove, presso il monumento degli Alpini, si è svolta la cerimonia dell’alzabandiera. Erano presenti tutte le autorità cittadine; i dirigenti del gruppo Alpini hanno deposto dei fiori ed il sindaco Tiziano Belotti vi ha reso omaggio. Il corteo ha infine sfilato per corso Bonomelli, piazza Cavour, giungendo presso la parrocchia di Santa Maria assunta dove mons. Cesare Polvara ha officiato la celebrazione solennemente accompagnata dai canti della corale “Inclina Domine”.

«Il ricordo di Nikolajewka ed i valori che hanno incarnato i nostri Alpini – ha detto Polvara durante l’omelia – non devono essere persi ma trasmessi alle nuove generazioni; non bisogna mai dimenticare cosa sia la guerra!»; questo in sintesi il messaggio importante rivolto a tutti come impegno per il futuro.