Lo scorso 21 giugno, in tutto il mondo, si è celebrata, in una giornata dedicata a livello internazionale, la speranza per la comunità dei pazienti SLA di continuare sul percorso di ricerca verso una cura a questa patologia. AISLA, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, è impegnata su più fronti per favorire una serie di progetti di sviluppo e di sostegno a quelle realtà che, giorno dopo giorno, si prendono cura di tutti coloro che devono fare i conti con questa terribile malattia. Anche Brescia, insieme ad altre città italiane, grazie al suo centro clinico NEMO garantisce quotidianamente azioni di diagnosi, cura e ricerca nel campo delle malattie neuromuscolari.

AISLA, in tutto questo, gioca un ruolo essenziale. Fondata nel 1983 con l’obiettivo di diventare il soggetto nazionale di riferimento per la tutela, assistenza e cura dei malati di SLA, oggi è presente in ben diciannove Regioni italiane e mettere in relazione trecento volontari, circa un centinaio di collaboratori e più di duemila soci. Nel 2020, nel nostro Paese, si stima che più di seimila italiani siano affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica, circa un sesto dei quali, anche per questioni di densità abitativa, proprio in Lombardia.

Le cause di questa malattia, purtroppo, sono ancora sconosciute ma è ormai accertato che la SLA sia una malattia multifattoriale, determinata dal concorso di più circostanze, e per questo, assai complessa da combattere. Al momento, infatti, non esiste una terapia capace di guarire la SLA, pur comunque essendo presenti alcuni farmaci che possono rallentare la progressione della malattia e ridurre i sintomi che essa produce.

A fronte di un impegno straordinario della scienza per trovare un rimedio e dello sviluppo di tecnologie e forme di supporto dedicate tanto ai malati quanto ai loro famigliari, non bisogna perdere le speranze. Agire è possibile: dare il proprio contributo, sia personale che economico, alla ricerca e al sostegno delle persone affette da SLA deve diventare sempre più una missione della nostra società. Aiutare è possibile.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.aisla.it.

LL