“Rovato del FARE” nasce nel 2015 da progetto di Alberto Cicolari  (nella foto) e Giorgio Zammarchi con l’idea di costituire un gruppo che potesse fare qualcosa di concreto per il proprio paese, un’idea che puntasse anche a far cambiare mentalità al cittadino: non più aspettare che tutto “venisse dall’alto” ma essere collaboratori concreti ed attivi con l’istituzione; dare quindi il proprio contributo all’am-ministrazione cittadina per rendere Rovato migliore, più bella e più pulita. 

Un esperimento sociale ben riuscito dato che oggi l’associazione è arrivata ad avere circa 7.000 iscritti, 6000 dei quali operativi. 

Nel 2017 il gruppo si è costituito formalmente come associazione col nome di “Rovato e Frazioni del fare” tanto che il progetto venne esportato anche nei comuni limitrofi: Cazzago, Coccaglio, Castrezzato, Iseo, Chiari, Passirano, Travagliato; esiste anche una “Napoli del Fare” e una “Terracina del Fare.

Chiediamo ad Alberto Cicolari, attuale presidente:

I – Siete contenti dei risultati raggiunti?

A.C. – «Sicuramente, l’ade-sione progressiva di tantissime persone ci ha permesso di rendere Rovato molto più pulita e funzionante, tant’è che siamo riusciti ad organizzare due grandi eventi denominati “Puliamo Rovato” per mezzo dei quali abbiamo ripulito zone, canali, parchi e strade che erano da tempo abbandonati a loro stessi».

I – Com’è il vostro rapporto con l’Amministrazione Comunale?

A.C. – «È sempre stato positivo e collaborativo. L’Amministrazione ci ha sempre supportato nelle nostre iniziative, ha messo i mezzi a disposizione ed è sempre stata attenta alle nostre segnalazioni, facendo intervenire i tecnici specializzati per sistemare ciò che non era funzionante o ripristinare le opere pubbliche danneggiate o usurate.

Oggi sicuramente Rovato è molto più pulita ed ordinata. Il nostro obiettivo, in ogni caso, è quello di avere un ottimo rapporto con qualsiasi tipo di amministrazione, di qualunque colore sia».

I – Quali obiettivi, quali iniziative avete in mente per il futuro?

A.C. – «In realtà abbiamo un sogno: far diventare Rovato la città più virtuosa d’Italia. Vorremmo che nella gestione ci fosse più fantasia.

Per questo motivo continueremo a dare suggerimenti per un miglioramento generale dei servizi e perché il paese diventi sempre più moderno ed ecocompatibile.

Per esempio, vorremmo che fossero utilizzati veicoli elettrici o a metano per lo svolgimento dei servizi municipali; sarebbe utile istituire un metrobus con frequenza oraria per il collegamento delle frazioni con il centro, sviluppare con le società che gestiscono i servizi progetti innovativi come ad esempio la proposta di un sistema microsolare con moduli da 0,25 Kw facilmente collocabile nelle case dei cittadini, l’installazione di cestini raccogli mozziconi nei punti di maggiore frequentazione e tanti altre idee.

Oggi manca un po’ la fantasia, le cose vengono gestite in modo troppo ordinario».

I – Parliamo ora di due recenti iniziative: la raccolta fondi per un aiuto alle associazioni e “Rovato abbraccia l’Italia del dopo Covid”. Potresti illustrarcele meglio?

A.C. – «La raccolta fondi è nata quasi per caso perché si pensava di dare un aiuto a persone ed associazioni che nel periodo del Covid erano in difficoltà o che avevano bisogno di sostegno economico per aiutare gli altri. Sono rimasto sorpreso della generosità e della fiducia dei cittadini rovatesi. Abbiamo ricevuto donazioni da molte persone sia italiane che straniere; sono stati raccolti € 2.500 che abbiamo distribuito in modo diverso tra vari enti ed associazioni quali “Rovato Soc-corso”, l’“Avis”, il gruppo “Rovato Protezione” e l’associazione “Uada”; abbiamo donato mascherine alla RSA “Lucini-Cantù” e dato un aiuto ad un cittadino che era in grave difficoltà economiche.

Nel nostro piccolo siamo davvero contenti per il risultato raggiunto. L’iniziativa “Ro-vato abbraccia l’Italia del dopo Covid” ha voluto essere un’espressione di affetto e un augurio rivolto a tutti per la ripresa dopo la chiusura totale. Abbiamo cercato di coinvolgere, non solo in nostri iscritti, ma anche i cittadini e le associazioni, ma purtroppo non abbiamo avuto l’esito sperato. Siamo comunque riusciti a fare un grande cerchio in piazza Cavour con circa un’ottantina di persone ed abbiamo così manifestato il nostro messaggio di auguri a tutti».

I – Infine un’ultima domanda: c’è chi dice che tu abbia costituito questo gruppo per ambizione politica, dobbiamo aspettarci una tua partecipazione alla imminente tornata elettorale?

A.C. – «Contrariamente a quanto tutti pensano non parteciperò in alcun modo alla prossima tornata elettorale per l’elezione della nuova Amministrazione. 

Per quanto riguarda il futuro non posso escluderlo. Sicuramente vi sono dei temi come l’ecosostenibilità, l’ecologia e l’integrazione sociale di tutti quei nuovi cittadini stranieri regolari che lavorano e pagano le tasse, che sono per me elementi fondamentali per la realizzazione di una città più moderna ed evoluta anche socialmente.

Rovato ha grandi risorse, si può e si deve fare ancora molto!»

Chi fosse interessato ad aderire o collaborare con “Rovato e Frazioni del Fare” può visitare il profilo FB ed utilizzare i contatti indicati.

Emanuele Lopez