Forse non tutti sanno che nel cuore di Rovato ha sede un’eccellenza della musica sinfonica, ovvero l’Orchestra Filarmonica Italiana (OFI). 

OFI rappresenta un nuovo modo di intendere l’orchestra. Strutturata in una Cooperativa, che riunisce in un network oltre 400 musicisti di alto profilo professionale, l’Orchestra esprime un organico duttile e dinamico, un unicum nel suo genere sulla scena italiana. Rodata da centinaia tra produzioni ed esibizioni nazionali e internazionali, l’OFI affronta il repertorio classico con passione e professionalità. Il suo organico modulare, può adattarsi tanto alle produzioni dei grandi Enti lirici italiani quanto dei Teatri di Tradizione.

Abbiamo incontrato Paolo Mandelli (nella foto) rovatese e Presidente dell’Orchestra. Nato a Rovato nel 1969, ha partecipato ad importanti rassegne musicali quali la Biennale di Venezia e il Festival Musicale di Ravello. Ha collaborato inoltre con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali, l’Orchestra Regionale Toscana, l’Orchestra della Radio Televisione Svizzera, l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Academy of St. Martin in the Field, e l’Orchestra del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. Nel ruolo di Primo Oboe è stato diretto da Riccardo Chailly, Riccardo Muti, Aldo Ceccato, George Pretre, Sir Neville Marriner e Carlo Maria Giulini. In qualità di solista ha tenuto numerosi concerti con l’Orchestra del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, l’Orchestra Giovanile Italiana, I Solisti Veneti, l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali di Milano etc.

Presidente, può raccontare ai nostri lettori come, quando e perché nasce l’OFI? Che emozioni prova ad esserne Presidente?  

L’Orchestra Filarmonica Italiana, così come oggi è conosciuta, nasce nel 2008 quando con mia moglie Arianna, anche lei musicista, abbiamo deciso di subentrare nella gestione di una compagine orchestrale Piacentina, che dopo 30 anni di vita aveva bisogno di nuove idee e stimoli. Già da anni, mentre suonavo stabilmente in orchestra a Milano, avevo iniziato ad organizzare Festival e rassegne musicali e questa passione è proseguita e sfociata in questo grande progetto che nel 2019 ha realizzato più di 80 concerti. L’essere Presidente di questa Orchestra mi permette di unire la passione con il lavoro e questo è sempre fonte di gioia e crescita personale e professionale. 

L’Orchestra Filarmonica Italiana attesta oggi una significativa presenza nei maggiori enti lirici e teatri nazionali e per svariate mani-festazioni musicali trasmesse dalla RAI, dalla Rete Vaticana ma anche in mondovisione. Qualche ricordo particolare? Eventi che porta particolarmente nel cuore? 

Certamente OFI dal 2008 ad oggi ha compiuto un percorso importante che le ha permesso di entrare in importanti enti lirici come il Teatro Regio di Parma o nei Teatri di Modena, Piacenza, Lucca, Brescia, Milano, Bergamo, Venezia, etc. Alcuni di questi concerti sono stati trasmessi in diretta o differita da televisioni e radio. Tutti sono importanti ed emozionanti ma certamente alcuni sono più indelebili di altri: come la partecipazione al Pavarotti & Friends con il M° Morricone del 2011 o la mondovisione del Festival del Silenzio con il M° Bocelli nel 2019.

Non ultimi l’inaugurazione della Stagione Lirica del Teatro Regio di Parma negli anni 2018 e 2019 e l’innegabile emozione del concerto di Radio Italia in Piazza Duomo a Milano che dal 2015 vede la partecipazione della nostra Orchestra. 

L’OFI conta esecuzioni di vastissimo repertorio, ci può portare alcuni esempi significativi?  

L’orchestra nasce e si trova a suo agio nel grande repertorio lirico di Verdi, Puccini, Mascagni, Rossini etc., ma con grande duttilità riesce ad affrontare con freschezza e professionalità il repertorio della musica moderna avendo in questi anni collaborato con artisti della pop e del rock come Jovanotti, gli Evanescence, Gianni Morandi, Mike Patton, Zucchero e molti altri. 

Iniziative recenti in cui è stata coinvolta L’Orchestra? 

L’ultima iniziativa in cui ha preso parte l’orchestra è “Notte di Luce” a Cremona. Per tutta l’Orchestra questo è stato il primo Concerto dopo un lockdown che è iniziato il 23 Febbraio, quindi potete immaginare la grande emozione di tutti i musicisti che sperano di ripartire quanto prima con la loro attività lavorativa. Le serate del 19 e 20 Giugno, in cui abbiamo registrato per RAI 5 davanti alla stupenda scenografia del Duomo di Cremona illuminato ad arte, hanno sicuramente ridato un po’ di speranza ad un settore che sarà per forza l’ultimo a ripartire. 

Progetti per il futuro?  

Proprio in questi giorni stanno arrivando conferme e notizie positive. I teatri si stanno attrezzando con i sistemi di sicurezza e gli spazi per i distanziamenti ed il 5 settembre saremo impegnati presso il teatro Comunale di Modena per la commemorazione di Luciano Pavarotti e di seguito con la Traviata di G. Verdi. Torneremo poi a Piacenza sia nel cortile del Palazzo Farnese che nel Teatro Municipale e a fine ottobre saremo in una delle più belle sale da concerto al mondo: la KKL di Lucerna. Insomma, se il virus ci lascerà un po’ in pace torneremo a fare ciò che più amiamo passo dopo passo. 

Mauro Ferrari