E’ stato vandalizzato il monumento dedicato alle vittime delle foibe e dell’esodo Giuliano Dalmata, collocato nel parco di via Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, sfregiato da ignoti che hanno divelto la piccola scultura in bronzo incastonata nel cippo marmoreo.

Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e i civici che compongo la maggioranza dell’Amministrazione Belotti hanno espresso la più ferma condanna nei confronti dell’atto vandalico che ha colpito il cippo marmoreo. 

Ricordiamo che il monumento – inaugurato il 13 febbraio del 2022 – è stato realizzato dall’azienda rovatese Grassi Marmi e dalla Scuola d’Arte e Mestieri F.Ricchino. Migliaia di cittadini italiani furono massacrati dai partigiani jugoslavi nelle zone della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia. Il termine “foibe” deriva dal nome degli inghiottitoi carsici in cui furono gettati i corpi delle povere vittime, talune ancora vive. In seguito a questi massacri, molte persone di origine italiana migrarono più o meno forzatamente da quelle zone per scappare alle persecuzioni. Ebbene, ancora una volta questi nostri fratelli – oggi anche a Rovato – vengono vilipesi dalla vigliaccheria del vandalismo e dall’intolleranza politica. 

Non si tratta purtroppo del primo caso del genere in Italia, altri simili sono avvenuti in passato, spesso in concomitanza con le celebrazioni del Giorno del Ricordo. A Rovato colpisce – in modo particolare – che un gesto tanto vile sia stato messo in atto a poca distanza dell’anniversario della morte efferata e dell’infoibamento della giovane Norma Cossetto (tra il 4 ed il 5 ottobre 1943) e a pochi giorni dell’attacco terroristico ad Israele che ha visto donne e bambine vittime dei più atroci supplizi. 

Il commento dell’Amministrazione: “Si tratta di un gesto ignobile, sia se compiuto per ragioni ‘politiche’ sia se si tratti di vandalismo fine a se stesso. L’atto vandalico nei confronti di un simbolo di una pagina di storia così tragica ha indignato parecchi cittadini sui social, dove la foto del monumento danneggiato ha iniziato a circolare. E’ un atto spregevole nei confronti delle tante vittime di quel periodo storico, che per troppi anni è stato tenuto in qualche modo lontano dai libri di storia, delle donne vittime di violenza, sfregiando il ricordo di Norma Cossetto, e di tutti i rovatesi in primis la Scuola d’Arte e Mestieri F.Ricchino e Grassi Marmi che con l’arte avevano posto rimedio all’oblio della storia. Il Comune provvederà ad attivare un intervento di restauro mentre sono state avviate le indagini per risalire all’autore dell’atto vandalico”. 

Le parole dal deputato Calovini; un messaggio di vicinanza è stato espresso da Giangiacomo Calovini, deputato bresciano per Fratelli d’Italia della XIX legislatura e componente della Commissione Affari esteri e comunitari: “Esprimo la mia più profonda rabbia per la distruzione del monumento dedicato alle vittime delle foibe avvenuta a Rovato. È un gesto vile e vigliacco che merita una condanna unanime perché colpisce una drammatica pagina della storia della nostra nazione che deve essere condivisa da tutti. Sono certo che l’Amministrazione di Rovato, nella persona del sindaco Tiziano Belotti e dell’assessore alla Cultura Valentina Bergo, saprà intervenire prontamente per ripristinare l’importante monumento”.

Mauro Ferrari