Il Coronavirus non ferma e non fermerà lo sport.

Nonostante i blocchi imposti dalla recente pandemia, la società rovatese ha lavorato senza sosta per essere subito pronta per la prossima stagione agonistica.

Abbiamo, quindi, fatto una chiacchierata con il Presidente dell’A.S.D. Rovato Calcio per conoscere, da vicino, la nuova realtà calcistica che affronterà il campionato di calcio in Eccellenza.

Lancini, affrontate la futura stagione calcistica con un nuovo nome, una nuova rosa e un matrimonio ben riuscito con il Ghedi – brevemente – ci può raccontare come avete lavorato per arrivare all’Eccellenza? 

Credo siano quelle cose che nascono con facilità perché la stima reciproca ha fatto da collante, quindi più che di lavoro, parlerei di condivisione di idee che spero faccia durare questo “matrimonio”. Mi piace dire però che la società non è solo eccellenza, ma femminile, giovanili e calcio a 5 oltre a tutti coloro che lavorano in silenzio. Spero di “bere un altro caffè” parlando di tutto il mondo Rovato calcio perché siamo è dobbiamo essere tanto altro.

La nuova società nasce in un periodo (quello del Covid-19) molto particolare per tutto il calcio, specialmente quello dilettantistico. Come incide e inciderà questa situazione?

Per ora incide tantissimo a livello mentale; il non poter avere date certe mette tantissima ansia. Per il “dopo” spero, ma questo me lo auguro in ogni campo, che la voglia di ripartire con normalità sia una scintilla che accenda un gran fuoco. Anche se quel che è successo è difficile da dimenticare.

L’A.S.D. Rovato Calcio deve – anche – molto alla famiglia Guarino. Quanto è stato fondamentale il loro contributo?

Descrivere ciò che la famiglia Guarino ha fatto è impossibile. 42 anni di storia messi a disposizione di un progetto nuovo da condividere con persone nuove in un paese nuovo. Ma ci si rende conto? Spero solo di essere all’altezza e di ripagare un simile gesto.

Presidente con che spirito si affaccia a questa nuova avventura?

Con lo spirito di sempre, spinto da grande passione e amore verso questo sport. Oltre alla grande felicità di aver portato la mia Città (che adoro) in una categoria abbastanza importante.

L’A.S.D. può puntare alle vette della classifica oppure secondo lei servirà necessariamente un anno di rodaggio per la nuova squadra? 

Il lavoro fatto secondo i più è stato ottimo, credo che la base del Ghedi con l’inserimento di ragazzi di qualità faccia sì che il periodo di rodaggio possa essere breve. Piuttosto spero – come Società – di poter dare ai calciatori e allo Staff tutto ciò che serve per lavorare con serenità (ad esempio le strutture) perché pensino solo a giocare ed allenarsi. Credo che la Società abbia un ruolo fondamentale nel far “funzionare” le annate. Colgo l’occasione di questa intervista per ringraziare le persone che con me hanno lavorato al progetto calcistico rovatese nel passato e nel presente. Mi hanno “dato” veramente tanto. Un profondo grazie di cuore. 

Mauro Ferrari