Chi più chi meno, tutti i Comuni sono alle prese con l’emergenza energetica, che ha trovato una cassa di risonanza con la guerra in Ucraina, ma che in realtà era iniziata già da prima di febbraio 2022, quando i carri armati russi sono entrati nello stato sovrano e confinante.

Le soluzioni messe in campo per risparmiare sono a 360°, ad esempio anche facendo tesoro di quello che ci aveva costretto a fare la pandemia, con i video collegamenti, la didattica a distanza e tutte quelle cose che conosciamo molto bene, per averle sperimentate nei due anni appena passati.

Se molti Comuni hanno puntato o stanno cercando di puntare sulla settimana corta nelle scuole (che dovrebbe, o magari solo potrebbe, far risparmiare sia il gas per il riscaldamento che l’energia elettrica per l’illuminazione), pur guardando anche in questa direzione, a Rudiano sono andati oltre, puntando su un’altra settimana corta: quella dei dipendenti pubblici che lavorano negli uffici comunali, i quali dipendenti, in via sperimentale (per il momento solo fino al 30 aprile, poi si vedrà), non lavoreranno più per sei giorni la settimana, ma cinque, cioè dal lunedì al venerdì. Il sabato, insomma, si sta a casa a godersi la famiglia.

Ovviamente questa è una scelta che non comporta una riduzione dell’orario di lavoro, perché le ore «saltate» il sabato vengono recuperate durante la settimana. Ad esempio, per favorire l’utenza è prevista un’apertura pomeridiana dalle 16.30 alle 18.30.

Di più. Il fatto di chiudere gli uffici pubblici il sabato potrebbe creare qualche problema all’utenza, o almeno a una parte della stessa, perché si sa che molti cittadini, essendo al lavoro nei giorni infrasettimanali, trovano comodo andare a sbrigare le pratiche burocratiche il sabato mattina, giorno in cui solitamente sono di riposo.

Ecco, per costoro sono previste aperture fino alle 13.30 per tre giorni la settimana (lunedì, mercoledì e venerdì), così da consentire l’accesso agli uffici pubblici durante la tradizionale pausa pranzo. Insomma: consapevoli che questa scelta «risparmiosa» potrebbe creare qualche problema all’utenza, dal Comune si sono mossi per cercare di evitare i problemi, o almeno ridurli al minimo.

Quella che abbiamo descritto è la scelta temporanea che, per il momento, è stata dal sindaco Alfredo Bonetti e dalla sua squadra, ma non è detto che, se l’esperimento in programma fino al 30 aprile dovesse funzionare, si possa anche ipotizzare qualcosa di più lungo e/o duraturo. Giustamente gli amministratori vogliono provare a valutare, poi, visti i risultati, si vedrà il da farsi.

Staremo a vedere, dunque. Per il momento il primo cittadino ha avuto parole di ringraziamento nei confronti del personale del Municipio, per aver accolto queste (ed altre) proposte anti crisi con spirito di collaborazione e disponibilità. MTM