Torre idrica bye bye. Oppure, se la si vuol dire ricorrendo ad un linguaggio tipico di un gioco molto praticato: scacco matto alla torre. Insomma: quale che sia il modo di raccontarlo, resta il fatto che nei giorni scorsi a San Paolo sono iniziate le procedure di abbattimento della torre idrica. Quella sorta di alto fungo che, per tanti anni, ha distribuito l’acqua nelle case dei cittadini di questo Comune della Bassa.

«Con questo abbattimento – commenta con un velo di malcelata tristezza il sindaco Giancarla Zernini – una parte della nostra storia, cioè del nostro paese se ne va. C’è sempre un senso di nostalgia quando si dice addio ad un simbolo. Se questo è vero, è anche vero che un cambiamento è comunque il segno di un paese che si evolve e cammina verso il futuro che, nonostante le avversità, noi vogliamo sempre e comunque vedere con ottimismo. Non v’è inoltre da dimenticare, anche grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia, lo spazio occupato dalla torre idrica diventerà un giardino pubblico».

Via la vecchia torre idrica, dunque, con qualche rimpianto, certo, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Dell’abbattimento se ne sta occupando A2A, l’azienda che gestisce il ciclo idrico del Comune e che, spendendo 160.000 euro, s’è presa l’incarico di radere al suolo il vecchio acquedotto tanto caro agli abitanti del Comune.

Se tutto andrà come dovrebbe, cioè se non ci saranno imprevisti, quando questo numero di Paese Mio sarà nelle mani dei lettori la vecchia torre sarà già un ricordo. «Ricordo – continua il primo cittadino entrando nel merito del progetto – che l’area liberata rientra nel bando della Rigenerazione urbana; area che, ripeto, è destinata a diventare un parco pubblico. Vale peraltro la pena di sottolineare che parte di questo parco, che complessivamente costa 280.000 euro, sarà ad uso esclusivo della scuola. Visto che i lavori sono già stati appaltati, i lavori inizieranno in tempi brevissimi».

Via la vecchia torre idrica, il suo posto nel rifornire fi acqua i cittadini è stato preso da una grande vasca di contenimento. Bisogna infatti sapere che «i lavori relativi al ciclo dell’acqua sono partiti nel 2018: prima a San Paolo, poi a Scarpizzolo. Arriveremo anche a Cremezzano, così che l’intero Comune sarà collegato al nuovo depuratore». MT Marchioni