«I delinquenti sono avvisati: il nostro territorio è (e sarà sempre di più) controllato. Ergo: da noi non si sgarra».

L’inciso è di Marco Franzelli, sindaco di Roccafranca, che, con queste parole, commenta il lavoro fatto (ma anche quello da fare) per mettere in sicurezza il territorio. Franzelli e la sua giunta, infatti, sono convinti che, per garantire la sicurezza del territorio e dei cittadini, siamo molto utili le telecamere di sorveglianza: quelle di rilevazione delle targhe e quelle di contesto. E allora, anche spendendo un bel po’ di soldi, si sono dati da fare far implementare il sistema esistente.

«Sistema – dice Franzelli – che c’era, ma era in utilizzabile. Quando ci siamo insediati, abbiamo trovato un impianto di sorveglianza non funzionante, perché chi ci ha preceduto non era stato capace di renderlo operativo. Diciamo che erano stati spesi soldi pubblici per un impianto poi inutilizzato. Ecco allora il primo interventi fatto: rimettere in funzione le due telecamere di rilevazione targhe e le 6 telecamere di contesto che c’erano già. In pratica, abbiamo messo a posto tutta la parte amministrativa per far sì che l’impianto esistente potesse finalmente iniziare a funzionare».

Ovviamente «quello è stato solo il primo step di un progetto con continua. L’anno scorso, nonostante la pandemia, abbiamo stanziato 8.00 euro per implementare quanto già c’era. Abbiamo messo altre telecamere di contesto nei punti sensibili del paese, quindi abbiamo spostato le telecamere presenti nei punti sensibili. Inoltre, fatto non secondario, abbiamo installato impianti di sorveglianza nei cimiteri del nostro territorio».

Nel 2021 è arrivato un altro tassello del progetto: «Nel consiglio comunale del 30 giugno, abbiamo approvato, grazie ad avanzo amministrazione, la spesa di altri 50.000 euro.

Grazie all’attività della Polizia locale, che ringrazio per il lavoro fatto, siamo riusciti a costruire un percorso di miglioramento e ampliamento dell’impianto. L’abbiamo fatto perché crediamo fortemente che la videosorveglianza sia uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza e per le indagini (ovviamente anche grazie ai carabinieri)».

Il progetto, continua il sindaco, «consiste nell’inseri-mento di impianti di nuova generazione, capaci di darci un riscontro immediato di tutti i mezzi che transitano. Saremo così capaci di individuare, in tempo reale, auto rubate, mezzi senza assicurazione e via dicendo. Grazie all’implementazione prevista nel progetto andremo a coprire tutti i punti di accesso di Roccafranca e Ludriano; inoltre riusciremo ad incrementare la sorveglianza in vari punti del territorio, anche e soprattutto là dove sappiamo che ci sono azioni di degrado pubblico».

Va da sé che «questo progetto non è il punto di arrivo; è una fase intermedia che continuerà nel 2022 e oltre. Abbiamo infatti intenzione di mettere altre telecamere di contesto, così da coprire l’intero nostro territorio. Tutto questo è possibile perché il nuovo impianto è predisposto per acquisire via via altri punti di controllo. Così, ogniqualvolta vorremo incrementare il numero delle telecamere, che sia tra un anno o tra quattro o cinque anni, potremo farlo perché l’impianto è studiato apposta per essere ampliato».

MT Marchioni