E’ stato un incontro di eccezione per i ragazzi della classe quinta A del Liceo delle scienze umane quello con Manlio Milani, una delle figure più fulgide dell’impegno civico bresciano come presidente dell’Associazione familiari dei caduti di Piazza Loggia.

Come si faceva alla Scuola di Barbiana, Manlio Milani ha accettato volentieri di sottoporsi ad una fitta intervista collettiva degli studenti, opportunamente introdotta dalla docente di Storia Laura Butti.

Fra le tematiche trattate, spicca la ricostruzione del clima politico in Italia negli Anni Settanta, con particolare attenzione alle riforme epocali allora varate, nonché la rivisitazione del periodo dei cosiddetti “anni di piombo” con riferimento anche al ruolo dello Stato in quel contesto.
Ma la parte più toccante è stata la rievocazione di quanto avvenne in Piazza Loggia quel tragico 28 maggio di cinquant’anni fa, prima e dopo lo scoppio della criminale bomba fascista, con la reazione democratica della città e poi il lungo iter processuale.

Tanto più importante è stato questo appuntamento perché il quarto plesso della nostra scuola, per volontà degli organi collegiali, verrà intitolato proprio al “28 maggio 1974”. al fine di sensibilizzare le giovani generazioni rispetto a quell’evento traumatico, che non può essere semplicemente rimosso o sterilmente ricordato nella data stabilita dal calendario, ma va conosciuto in maniera articolata, approfondita, critica, anche magari a partire da una semplice targa, per avere l’occasione di poterlo attraversare, metabolizzare e dargli il luogo giusto nella coscienza di ciascun cittadino.