Un libro per raccontare, sulla scia della più raffinata tradizione distopica e fantascientifica, la pubblica amministrazione del futuro: una quindicina di racconti a metà strada tra science-fiction e burocrazia all’italiana capaci di raccogliere, in un’agile edizione, quanto di meglio la passione e la fantasia di “addetti ai lavori” hanno saputo concepire nel dialogo sul futuro della PA.

Tra gli autori, nonché principale ideatore del volume, figura anche il “nostro” Andrea Tironi, orceano e impegnato come Project Manager in una società partecipata del cremasco attiva proprio al miglioramento dei processi legati alla gestione del patrimonio pubblico digitale, delle risorse analogiche dei Comuni e, in ultima analisi, dei servizi resi a cittadini e imprese attraverso l’uso delle più recenti tecnologie informatiche e non.

«Nel mio racconto si immagina un Comune nel 2050, mentre in altri la diffusione dell’AI, dell’Intelligenza Artificiale, entro Ministeri o altre pubbliche amministrazioni – commenta Tironi – Un insieme di stili, di idee e di prospettive, quelle proposte dai vari autori, che, come speravo in fase di definizione di questo progetto editoriale, vorrebbe restituire ai lettori la testimonianza di diverse personalità e professionalità attive nel mondo delle nuove tecnologie». Una “riflessione ad alta voce”, come definita dagli autori, che punta principalmente ad interessare e dilettare il proprio pubblico, non necessariamente composto da specialisti o appassionati. «Trattandosi, perlopiù, di racconti “di riflessione”, credo che PAntascienza abbia le carte in regola per coinvolgere tutti, senza particolari prerequisiti – continua l’autore – Benché pubblica amministrazione e fantascienza, accostante, possano produrre una sorta di ossimoro, credo che sia importante guardare al futuro del rapporto tra enti e cittadini in chiave sì romanzesca, ma volendo anche stimolare la creatività e la fantasia: del resto, solo godendosi qualche film degli anni ’50, l’idea di avere un telefonino portatile poteva sembrare fantascienza e, oggi, come ben sappiamo, è diventata scontata realtà». Con una copertina ove campeggia una sorta di “dipendente pubblico aumentato” dalla tecnologia – chissà se i nostri impiegati comunali un domani saranno davvero così! –, sfogliando pagina dopo pagina si assapora la bellezza di una lettura scorrevole e accattivante, evidente frutto del lavoro di chi, con certe questioni e problematiche, si confronta ogni singolo giorno, sia come cittadino, sia come professionista.

«Credo che questo testo possa essere un regalo originale per tutti coloro che, tra il serio e il faceto, qualche volta hanno sentito amici, famigliari o colleghi lamentarsi delle lungaggini della nostra burocrazia – conclude Tironi – Sia mai che, leggendo questo libro e pensando di avere davanti, in un prossimo futuro, un tecnico dell’ufficio tributi che assomiglia curiosamente al proprio microonde, forse possa cambiare il proprio punto di vista!».

Il testo è disponibile su tutte le principali piattaforme di e-commerce, sia in formato digitale che cartaceo.

Leonardo Binda