Nel mese di dicembre, più precisamente nei giorni delle festività natalizie, nella sede del Centro diurno Casa Bianca c’è stata la distribuzione solidale di giocattoli destinati alle famiglie con fragilità economica.

Molti i gesti di solidarietà, tanto che in pochi giorni i locali del Centro diurno adibiti a questa iniziativa si sono riempiti di giochi in scatola, bambole, peluche, biciclette, capi d’abbigliamento, donati da monteclarensi e non solo, destinati a 150 famiglie bisognose segnalate dai Servizi Sociali e dalla e scuole dell’infanzia e primarie. Questa iniziativa, ideata dal gruppo Mamme Montichiari, per il Natale 2020 è stata sostenuta anche dall’assessore ai Servizi Sociali Barbara Padovani e dall’animatore del Centro diurno Enrico Rossi

«Questa raccolta dei giochi è andata benissimo – ha riferito l’assessore Padovani -. Abbiamo dato un po’ di serenità 150 famiglie e vedere quei bambini felici che ricevevano i giochi da Babbo Natale mi ha riempito il cuore di gioia. Le famiglie monteclarensi sono state molto generose ed hanno donato tantissimi giochi tanto che ne sono avanzati parecchi».

E su questi “avanzi”, l’assessore Padovani ha già ideato due nuovi progetti, cioè due nuove destinazioni: «Una destinazione è il carcere di Canton Mombello. E’ un progetto che porterò avanti con Pierangela Treccani, dipendente comunale che segue i Servizi sociali e che mi ha proposto questa iniziativa. Dunque parte di questi giochi sono destinati al carcere cittadino dove ci sono zone dedicate alla ludoteca che accolgono i figli dei detenuti quando vanno a fare visita ai genitori reclusi in carcere. Giochi in queste ludoteche non ce ne sono e quindi ho accolto con favore questa proposta».

Altri giochi saranno destinati alle case rifugio: «Contatteremo la Rete antiviolenza, che provvederà a suddividerle in varie case. Quindi non ci sarà una destinazione unica. 

Questa operazione la sto portando a termine con l’aiuto di Elena Rocca.

Sappiamo che in queste case rifugio sono ospitate donne che subiscono violenza e i loro figli minori. Sono molto emozionata per queste consegne, perché so che questi giochi, al di là delle festività natalizie, avranno un’altra vita. 

Mi piace pensare che i giocattoli una volta che hanno esaurito il loro compito con il bambino che li ha ricevuti in primis possano allietare altri bambini».

MT Marchioni