A cento all’ora giù per i pendii, senza motore, spinto solo dalla forza di gravità. Per poi tagliare il traguardo con la soddisfazione di essere quasi sempre il primo. Primo d’Europa, primo d’Italia. Lui si chiama Spartaco Targhetti, ha 55 anni ed è orceano. Dal 2004 pratica lo “Speed down” e scende come una pallottola dalle montagne a bordo del suo kart senza motore. Quest’anno ha infilato 11 successi nel suo palmarès: campione d’Europa  a luglio a Phaffenheim in Francia,  aveva già centrato la Coppa Europa a maggio e l’International Speed down challenge di giugno, dimostrandosi ovunque il numero uno della velocità su quattro ruote senza motore.

Spartaco,  di professione camionista e forse anche per questo particolarmente abile ed esperto nella guida, sfreccia in sfide mozzafiato contro il cronometro.

Nelle sue gare vince chi taglia il traguardo nel minor tempo possibile. “Mi alleno nei weekend – ci riferisce – in montagna, su strade private. E’ una fortissima emozione scendere a tutta velocità giù per i pendii. Lo faccio dal 2004 e mi sono portato a casa molte soddisfazioni oltre a parecchio divertimento”

 Il  kart percorre  strade asfaltate senza motore, sfidando l’energia gravitazionale. Niente inquinamento, quindi, ma si tratta di uno sport sano e che rispetta l’ambiente, perché le gare si svolgono in luoghi naturali molto piacevoli per il corpo e la mente. Dalle forti pendenze alpine alle tortuose strade appenniniche, Spartaco Targhetti ha sfidato ovunque la natura, dimostrandosi un grande pilota. Abilità, precisione di guida e tenuta fisica e psicologica sono i suoi punti di forza. E il segreto per vincere? “Allenarsi – ci riferisce – ma soprattutto studiare bene il percorso di gara, esplorandolo più volte a piedi per studiare eventuali avvallamenti o ostacoli che  bisogna essere pronti ad evitare. E poi è importante trovare la giusta velocità in curva, senza frenare troppo né troppo poco”.

Trucchi del mestiere che richiedono comunque una grande abilità alle spalle. Adesso per Targhetti inizia un periodo di riposo dalle competizioni, ma si tratta di un momento di tregua da dedicare comunque agli allenamenti, in attesa che si apra ancora la stagione delle gare. Aspettando di collezionare altre vittorie.

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