Nove aziende agricole di tutta Italia che, lo scorso anno, hanno dimostrano come la digitalizzazione nelle aree rurali, la tecnologia, la robotica e l’economia circolare possono migliorare le produzioni, risparmiare risorse naturali e favorire il benessere aziendale, sociale ed economico, sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità.
Tra queste c’è l’azienda agricola “Birla”, allevamento “Piggly”, di Sergio Visini, (nella foto) bresciano di Comezzano Cizzago.
Il Premio nazionale per l’innovazione è stato istituito da Confagricoltura due anni fa per riconoscere quelle imprese che hanno effettuato investimenti importanti in innovazione, rendendo le loro aziende agricole più moderne e competitive, migliorando la qualità dell’occupazione e tutelando chi ci lavora e valorizzando il prodotto. E Sergio Visini, con la sua Birla, rientra a pieno titolo fra queste. Si tratta di un’azienda zootecnica di suini e produttrice di energia da fonti rinnovabili, che si contraddistingue per l’allevamento sostenibile di suini “antibiotic free” e per l’ampio uso di energia da biogas ed energia solare.
La cerimonia di premiazione si è svolta online da Palazzo Della Valle a Roma, con la partecipazione del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli: i nove vincitori, tutti collegati via web, hanno ricevuto il premio nei giorni scorsi e lo hanno mostrato nel momento della consegna virtuale. Così ha fatto Sergio Visini dalla sua scrivania di via Creta.
“Il premio ci permette da un lato di valorizzare quelle realtà del settore primario che si sono distinte in termini di tecnologie applicate in agricoltura – spiega il presidente di Confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli – e dall’altro il ruolo centrale degli imprenditori agricoli come promotori dello sviluppo economico del territorio Bresciano e dell’intero Paese. Il risultato ottenuto dal nostro associato, così come dagli altri vincitori, rafforza ancora di più la convinzione di come sia indispensabile sostenere i processi innovativi che possono generare un miglioramento degli standard produttivi in tutte le imprese, grandi e piccole”.
Estratto dal comunicato stampa di
Confagricoltura Brescia