L’avevano detto (e noi l’avevamo anticipato) e l’hanno fatto. Su iniziativa dell’Associazione nazionale combattenti e reduci, degli alpini, della scuola secondaria di Primo grado Don Giovanni Papa, e naturalmente del Comune, il 4 Novembre, Festa dell’Unità nazionale e delle forze armate, s’è dato pieno compimento al «Progetto Milite Ignoto cittadino d’Italia», con il conferimento della cittadinanza onoraria e intitolazione di una muraglia al Milite Ignoto. La cerimonia è avvenuta in occasione del centenario della traslazione nel sacello dell’Altare alla Patria di Roma.

Prima di continuare con i fatti di Pompiano conviene riassumere questa pagina della storia «nazionale». Il 4 novembre 1921, cioè esattamente 100 anni fa, si tenne la cerimonia di tumulazione del Milite Ignoto posto al centro dell’Altare della Patria a Roma. La salma fu scelta da Maria Bergamas, a rappresentare non solo il figlio Antonio, arruolatosi come volontario nell’esercito italiano e morto sull’Altipiano di Asiago nel 1916, ma anche tutti i caduti senza nome della Prima Grande Guerra. Maria Bergamas scelse la salma tra le undici che aveva davanti. Proprio quella salma venne posta all’interno della tomba del Milite Ignoto. Un gesto simbolico di grande valore e impatto, dunque, ricordato anche a Pompiano nella cerimonia che stiamo raccontando.

L’amministrazione comunale, infatti, ha aderito all’iniziativa promossa dal Gruppo delle Medaglie d’oro al Valor Militare d’Italia in collaborazione con l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, in occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell’altare della patria, disponendo innanzitutto il conferimento al Milite Ignoto della cittadinanza onoraria del Comune di Pompiano; e poi l’intitolazione allo stesso Milite della muraglia prospiciente il parco Mario Fardelli. Una muraglia lunga 56 metri e alta 2,2, appositamente valorizzata anche grazie all’apporto di alcuni docenti e studenti della scuola secondaria di 1° grado Don Giovanni Papa di Pompiano, Non v’è infatti da dimenticare che i singoli prismi di cemento, che danno forma e corpo alla muraglia, sono stati tinteggiati con i colori della mimetica militare e l’azzurro dell’aviazione. E’ proprio grazie a questo mix cromatico che la muraglia può idealmente e simbolicamente rappresentare la pluralità dei combattenti e dei caduti di tutti i conflitti armati.

Vale la pena segnalare che, all’interno della muraglia, sono stati ritagliati quattro spazi poi riempiti con disegni a tema, così da impreziosire l’opera e amplificare il significato dell’intitolazione. MTM