Nel corso di questi ultimi anni la transizione tecnologica ed un mondo sempre più interconnesso hanno in qualche modo obbligato la pubblica amministrazione ad adeguarsi ad una cittadinanza ormai quotidianamente alle prese con il digitale. Un processo lungo, che continua ormai da decenni, e che, in relazione a molteplici cause, non è riuscito a stare in ogni momento al passo con le esigenze. Fortunatamente, però, all’interno di amministrazioni ed enti sono presenti figure capaci di prestare la propria competenza ed inventiva al servizio della collettività, innovando le soluzioni e migliorando significativamente i servizi agli utenti. Uno di costoro è l’orceano Andrea Tironi, Project Manager di Consorzio.it, società in house di proprietà dei Comuni del territorio del creamasco e votata a garantire supporto informatico e tecnologico alle istituzioni facenti parte, selezionato da parte di ForumPA per entrare a far parte dell’Almanacco nazionale degli innovatori della pubblica amministrazione per il 2021.

Laureato in Informatica con alle spalle un diploma all’ITIS, Tironi ha sempre nutrito una grande passione per la tecnologia, lavorando per diversi anni in una nota azienda del territorio per poi entrare, nel 2009, nella realtà di Consorzio.it.

«Sono particolarmente contento di questo riconoscimento perché credo molto in quello che faccio: la pubblica amministrazione, specie in questo momento storico, è una macchina che deve migliorare continuamente – ha raccontato – La nostra società ha accelerato questo percorso aumentando la consapevolezza dei Comuni coinvolti ma è difficile oggi parlare di un’innovazione diffusa: la situazione italiana continua ad essere “a macchie di leopardo”».

La bacchetta magica, però, non esiste: non basta aggiornarsi tecnologicamente poiché anche l’organizzazione vuole la sua parte. «Il digitale è parte integrante e componente imprescindibile di un processo che ormai è chiamato già a guardare oltre – continua Tironi – L’obiettivo è ora quello di cercare di allargare la platea dei servizi di modo da renderli sempre più sovra-comunali, fare rete tra attori istituzionali e privati e costruire un ambiente in grado di attrarre i talenti nelle amministrazioni, valorizzandone le competenze e l’attitudine al cambiamento».

Lavorare sui processi, intercettare i punti deboli e cercare di ridefinire “l’ossatura” della pubblica amministrazione: compiti ambiziosi che si spera possano presto concretizzarsi anche grazie ai fondi del PNRR.