Il Comune di Orzinuovi, grazie ad un approfondito ed attento lavoro di studio e ricerca portato avanti dal personale del settore Attività produttive-Commercio, ha adottato il Regolamento per la tutela e la valorizzazione delle attività agro-alimentari e artigianali tradizionali locali ed è stata istituita la DE.CO.

Il Consiglio Comunale ha ritenuto che la tutela e la valorizzazione delle attività agro-alimentari tradizionali locali, costituiscano una risorsa di sicuro valore economico, culturale e turistico, nonché uno strumento di promozione dell’immagine della Città di Orzinuovi che ha tra i suoi fini istituzionali la tutela delle iniziative dirette a sostenere le attività produttive tipiche del territorio;

In tale ottica l’Amministrazione ha deciso di avviare concrete iniziative di valorizzazione dei prodotti anche attraverso un marchio identificativo per dare risalto alla tipicità territoriale di prodotti agro-alimentari e gastronomici caratteristici del territorio, chiamato Denominazione Comunale di Origine (De.CO.);

L’accesso ai soggetti interessati all’attribuzione del marchio De.Co. è normato da un Regolamento che disciplina le forme e i criteri di accesso al marchio stesso, analogamente all’attribuzione dei marchi comunitari ufficiali (DOP, IGP);

Le De.Co. sono uno strumento che consente ad ogni Amministrazione di dare valore alla forte identità territoriale e storica di specifici prodotti, piatti-ricette o tradizioni del proprio Comunespiega il Consigliere Delegato al Commercio Sig.ra Tiziana BrizzolariCome suggerito dal Manifesto licenziato dal Comitato Nazionale per le De.co., esse rappresentano un censimento di origine con uno specifico valore storico e culturale, in particolare per quei tanti prodotti agroalimentari che non rientrano, per motivi diversi, in altre forme di valorizzazione. Le De.Co. rappresentano identità ed espressione di valori e tradizioni attestati attraverso un atto comunale, che certifica la provenienza specificatamente territoriale di ogni prodotto, piatto o sapere di quella peculiare terra, continua il Consigliere, sono un bene collettivo da valorizzare e diventano uno strumento utile in operazioni di marketing territoriale con evidenti benefici economici, produttivi e turistici”.

La provenienza orceana e la specificità territoriale saranno garantite dall’apposizione di un logo identificativo rappresentato dallo stemma comunale con l’aggiunta delle scritte “Comune di Orzinuovi” e De.Co.

Il Progetto De.Co. rappresenta lo strumento con cui una comunità può tutelare le proprie produzioni e innescare un processo di trasmissione del proprio patrimonio alle generazioni future e ai viaggiatori che arrivano sul territorio per conoscerlo, viverlo e frequentarlo.

La decisione in merito all’attribuzione della De.co. è prerogativa della Commissione composta dal Sindaco e da esperti scelti fra i cultori di storia locale, esponenti del settore agroalimentare, del settore gastronomico locale, del settore produttivo, commerciale, artigianale o in materie giuridiche, operatori, associazioni di consumatori, nonché dal Responsabile dell’Area Attività Produttive, Commercio. La Commissione verificherà se il prodotto ha le caratteristiche per l’iscrizione nel registro e predisporrà una scheda identificativa o un disciplinare di produzione, completata l’istruttoria la Commissione presenterà le proposte alla Giunta comunale che deciderà in merito all’ammissione.

Il Consigliere Tiziana Brizzolari rivolge un appello “Chiediamo agli agricoltori, imprenditori e ristoratori locali di riunirsi in una Confraternita che possa promuovere il nostro territorio e le sue eccellenze gastronomiche in modo da sfruttare il fattore propulsivo delle De.Co. e smuovere interessi economici e sociali intorno alla considerevole ricchezza e varietà di elementi attualmente presenti nel territorio della bassa bresciana. L’impegno della Confraternita sarebbe quello di valorizzare, attraverso i propri prodotti e menu, non solo i prodotti De.Co. ma anche le tipicità bresciane, i prodotti di nicchia, dimenticati o in via d’estinzione come già avviene in altri territori dell’Umbria, Veneto e Toscana”.