Si chiama Peschiera perché, quando è stata costruita (siamo nel XVII secolo, o giù di lì), era destinata all’allevamento e alla pesca di pesci d’acqua dolce, che, opportunamente cucinati, venivano poi consumati dalla gente di Pompiano. Questa fonte di cibo «alternativo» (nel senso che il pesce non è proprio uno dei prodotti principali della Bassa) è andata avanti così per un paio di secoli. 

Qualche lustro fa, in seguito all’abbassamento della falda, che ha interessato buona parte del nostro territorio, il laghetto che circondava la Peschiera si è via via ritirato, e la costruzione settecentesca eretta su due piano al centro dello specchio d’acqua si è trovata all’asciutto. Il risultato è che l’antica Peschiera ha perso la sua ragione d’essere, per diventare, naturalmente dopo adeguata ristrutturazione, una sorta di piccolo ma prezioso contenitore, capace di accogliere mostre e cose del genere. Non solo. In occasione della realizzazione del nuovo centro del paese, il Comune aveva pure sistemato lo spazio intorno all’antica costruzione, ricavando così una sorta di arena all’aperto per manifestazioni varie. 

Come a dire che, da fonte di cibo, la Peschiera e lo spazio circostante si sono trasformate in fonte di cultura. Un gioiellino, insomma. E come tutti i gioiellini vanno accuditi e coccolati. 

E’ quello che ha fatto il Comune di Pompiano, che, spendendo 70.000 euro (di cui 60.000 finanziati da Regione Lombardia) ha provveduto a sistemare, quindi a dare nuova vita, all’antico manufatto: oltre al rifacimento dei balconi e dei marmi che ornano la struttura, i lavori hanno interessato anche i serramenti (che sono stati cambiati), gli intonaci (che sono stati risanati) e il tetto (che è stato sistemato per bene). Una cosa fatta bene, insomma. 

Fatto tutto questo, come si usa in queste occasione s’è poi provveduto all’inaugurazione ufficiale, che è stata fatta nelle scorse settimane alla presenza non solo di molti cittadini, ma anche dei piccoli studenti della scuola Primaria e Secondaria di Primo grado, che, ovviamente insieme con i loro insegnanti, nei rinnovati spazi dell’antica Peschiera hanno pure allestito una piccola mostra di elaborati. 

«L’intervento – ha avuto modo di sottolineare Giancarlo Comincini, sindaco di Pompiano – è in linea con la filosofia di conservazione e valorizzazione del territorio e degli immobili comunali, che noi perseguiamo».

Parole da condividere. Qualcuno dice che «per capire dove stiamo andando dobbiamo conoscere da dove veniamo». Questo inciso viene spesso usato a proposito della religione. Ma vale anche per il nostro patrimonio immobiliare, che racconta la nostra cultura, quindi la nostra storia. Difendendo questo antico edificio, l’amministrazione comunale di Pompiano ha difeso anche la nostra storia.

MTM