La scuola dell’infanzia è una tappa fondamentale della crescita di ogni bambino. Non solo, la possibilità di garantire ai propri piccoli un’occasione di svago ed apprendimento è funzionale anche alla vita dei propri genitori, permettendo a questi ultimi di lasciare, almeno per mezza giornata, i propri figli presso strutture sicure ed affidabili mentre ci si trova a lavoro.
Quest’anno, reso così particolare proprio dalla emergenza pandemica che ancora noi tutti stiamo vivendo, ben diciotto famiglie sono rimaste fuori dalla assegnazione dei posti delle due classi della scuola materna statale cittadina.
A raccontare l’accaduto è stato Davide Maninetti, cittadino orceano, che ha voluto portare questa problematica all’attenzione delle istituzioni comunali. «Ho cercato di iscrivere mia figlia al primo anno di formazione offerto dalla scuola materna statale e, purtroppo, la mia famiglia è una delle diciassette che, non avendo ottenuto un punteggio più alto degli altri, sono state escluse – ha raccontato – Nonostante avessimo tutti i requisiti necessari per presentare la domanda, che infatti è stata accolta, molti di noi genitori ora devono fare i conti con l’esclusione dei nostri figli dalle classi poiché già esaurito il numero massimo di posti preventivati. Considerata la grande domanda e la delicatezza di questo periodo, dove esigenze lavorative e scolastiche vanno sempre meno assecondandosi, non sarebbe bello o comunque possibile pensare di istituire almeno un’altra classe, arrivando così a soddisfare le necessità di tutte le famiglie?».
Una domanda lecita e legittima, verso cui l’Ammi-nistrazione Comunale, interpellata in merito, ha cercato di dare risposta. «Ancora l’anno scorso la richiesta dell’Amministrazione è stata quella di poter istituire sei classi per quanto concerne la scuola materna statale ma, visto l’asse-stamento della situazione concernente l’asilo Garibaldi (di recente passato sotto la gestione della Cooperativa Inchiostro, ndr.) quest’anno si è optato per mantenere la situazione così come si era assestata in precedenza – ha commentato il Sindaco Maffoni – Non è del tutto esclusa la possibilità che l’anno prossimo possa essere presentata la domanda per l’istituzione di una terza classe ma certamente sarebbe dislocata presso il plesso di Coniolo, poiché non vi sono ulteriori spazi idonei nel plesso delle Scuole Elementari cittadine».
Non resta dunque che attendere l’anno prossimo, nella speranza che si possa individuare una situazione di compromesso che venga incontro alle esigenze di ciascuno.
Leonardo Binda