Da Cinzia Rocca nel-l’azienda Rodel di Dello, che si occupa dal 1953 della produzione di capi spalla di alta qualità, leader a livello internazionale nell’abbi-gliamento di lusso, da marzo non si parla più solo di abbigliamento, bensì anche di produzione di dispositivi di protezione individuale.

L’azienda, con i suoi 140 dipendenti, tra cui diversi orceani, e una produzione a livello sartoriale di ogni capo, a fine marzo ha riconvertito in poche settimane la sua attività ed è riuscita ad organizzarsi in modo da realizzare 10 mila mascherine al giorno.

Un migliaio sono state donate anche al Comune di Orzinuovi.

Durante l’emergenza sanitaria diverse sono state le aziende anche nella Bassa bresciana che hanno deciso di riconvertire la loro produzione per rispondere alla crescente domanda di questi prodotti di protezione.

Nelle settimane della emergenza, in cui un abito firmato passava decisamente in secondo piano, le mascherine protettive sono state così il vero lusso.

Dalle passerelle di alta moda accanto alle più grandi maison italiane come Armani, Fendi e Valentino, Cinzia Rocca a fine marzo ha allestito nella sua azienda un nuovo reparto di 15 sarte, che affiancano ancora oggi la produzione classica di capi di abbigliamento, dove tutto viene fatto a mano, dai modelli, al taglio, fino allo stiro e alla confezione

La Rodel è stata tra le prime 20 aziende certificate in Italia per le mascherine chirurgiche e tra le prime 5 per le mascherine chirurgiche ad uso sanitario, per le quali i paletti qualitativi e i controlli sono molto stringenti. Per queste ultime infatti oltre all’autocertificazione è necessario ottenere l’ok dall’Istituto superiore della Sanità, che tra le numerose richieste pervenute da tutta Italia ne ha riconosciute pochissime in possesso dei requisiti standard richiesti dalla legge.

Per la Rodel si è trattato di scendere in campo per aiutare il paese in un momento di emergenza. 

Molte infatti sono state nei dintorni e non solo le attività che hanno potuto proseguire grazie ai dispositivi prodotti da questa azienda. 

In concomitanza si è trattato di un modo per diversificare il business, in un momento in cui il blocco degli ordini è ancora una realtà amarissima.

Prodotte in tessuto TNT che garantisce la proprietà idrofoba e la funzione filtrante adatta al virus, Cinzia Rocca ha iniziato la produzione di mascherine attraverso una collaborazione con la Poliambulanza di Brescia e il Comune di Brescia, poi ha donato più di 1000 mascherine al Comune di Orzinuovi, alle Fondazioni riunite, a Bassa bresciana soccorso, all’ospedale San Camillo e ad alcune Onlus della città. ”E’ stato molto gradito questo gesto dalla parte della azienda “Cinzia Rocca” – commenta il sindaco Gianpietro Maffoni – che in un momento in cui le mascherine erano diventate più preziose dell’oro ci è venuta incontro e ci ha donato numerose scatole di dispositivi di protezione che abbiamo provveduto a distribuire immediatamente alla popolazione durante il lockdown. Bellissimo constatare come la Bassa sia una terra che si mobilità di fronte all’emer-genza e che molti si siano impegnati per la solidarietà, sacrificando il profitto per tutelare la vita degli altri e della comunità”.

sp