Con artrosi s’intende, in senso scientifico, una patologia cronica che può interessare tutte le età dell’uomo e che consiste in una lenta e progressiva usura dell’articolazione. Questo processo, con il passare del tempo, se non curato a dovere, tende a produrre sempre più dolore e a complicare progressivamente la salute del soggetto che ne è affetto. Ne abbiamo parlato con il dott. Fabio Gotti, chirurgo ortopedico, esperto in chirurgia artroscopica e attivo presso il poliambulatorio Alma Medical Center.

Dott. Gotti, quali sono i primi segnali d’allarme e quando è bene intervenire per contrastare l’innescarsi di un processo d’artrosi?

Dolore occasionale, rigidità, gonfiore e bruciore sono solitamente i primi segni che possono indurci ad avere dei dubbi sullo stato di salute delle nostre articolazioni. Spesso, infatti, non sono i grandi ma i piccoli traumi ripetuti nel tempo, come per quelli prodotti dall’attività sportiva o lavorativa, ad essere responsabili delle lesioni alla cartilagine, dando poi vita a processi di usura a carico dell’articolazione interessata.

Qual è, ad oggi, la terapia più efficace contro questa patologia?

Di questi tempi, la cura maggiormente impiegata per il trattamento di lesioni della cartilagine e l’artrosi in generale è quella infiltrativa. Volendo sintetizzare, questo genere di terapie si basa fondamentalmente sull’utilizzo di acido ialuronico e, purtroppo, cortisone. Quest’ultimo è un farmaco, aimè, oggi abusato, soprattutto perché agisce velocemente sul dolore da infiammazione, anche se numerosi studi hanno dimostrato come un uso poco cauto di cortisone per questo genere di interventi produca effetti opposti a quanto sperato, arrivando addirittura ad usurare ulteriormente le nostre preziose cartilagini, accelerando il processo di rottura di tendini e legamenti nonché la degenerazione dei tessuti. Inoltre questo farmaco, una volta “infiltrato”, in piccola parte passa nel circolo sanguigno, risultando particolarmente controindicato per pazienti affetti da diabete mellito o che sono maggiormente espostati a ipertensione, iperglicemia, acne e simili.

Cosa utilizzare, dunque, al posto del cortisone?

La ricerca scientifica e la tecnologia ci permettono, oggi, di lasciar perdere le tradizionali terapie per approcciarsi a soluzioni più innovative, come quelle che contemplano l’uso dell’ozono. Trattasi di una terapia ormai rodata, praticata da decenni, capace di sfruttare le innumerevoli potenzialità di questa molecola completamente anallergica, sicura per qualsiasi paziente, con un’efficacia antinfiammatoria paragonabile a quella del cortisone e con effetti benefici anche nei confronti dei tessuti, stimolandone guarigione e rigenerazione.

L’ozono-terapia deve essere applicata in autonomia o si presta bene ad essere integrata anche con altri percorsi di cura?

Vera la seconda. L’ozono-terapia, infatti, può essere associata a qualsiasi altro prodotto infiltrativo o cura non invasiva come laser, onde d’urto, ultrasuoni o tecar, senza creare alcuna interazione negativa, ma anzi potenziando ancor più l’efficacia di questi trattamenti, specie per pazienti che abbiano da poco subito un intervento. Presso Alma Medical Center, non eseguiamo solo semplici infiltrazioni, ma trattamenti anche molto avanzati grazie all’ausilio di un ecografo, che ci permette di intervenire con estrema precisione, e dei migliori prodotti in commercio per la cura dell’artrosi.

Per maggiori informazioni e per prenotare subito la propria visita specialistica, il poliambulatorio Alma Medical Center vi aspetta presso il RoccaCenter di Roccafranca in via Milano, n.7.

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Leonardo Binda