Sulla stampa locale è tornata d’attualità la truffa che, un paio di anni or sono, ha avuto come vittime un centinaio di anziani di Orzivecchi, che erano stati fregato da un dipendente infedele delle Poste (a suo tempo già denunciato), il quale, naturalmente con un trucco, aveva trovato un sistema ingegnoso, pardon, diabolico, per mettersi in tasca i soldi dei poveri malcapitati.

In pratica, quando gli anziani (età media 80 anni, o su di lì) facevano un’operazione all’Ufficio postale, il dipendete diceva che il codice di accesso non era stato digitato bene. Essendo in buona fede, gli anziani lo rifacevano.

Non era vero.

Il codice, infatti, era stato digitato bene anche la prima volta, solo che l’infedele dirottava i soldi nelle sue tasche, lasciando ai «clienti» i soldi presi con la seconda digitazione.

Per capirci: su un anziano andava a prendere 1.000 euro, in realtà ne prendeva 2.000: i primi 1.000 se li intascava l’impiegato, gli altri 1.000 il legittimo proprietario.

L’infedele avrebbe anche convinto alcuni anziani ad investire soldi in buoni postali, che non venivano mai emessi, così che i soldi andavano ancora nelle sue tasche.

Capirete bene che, uno che fa queste cose, uno che frega così gli anziani è un essere spregevole…

Ancora di più se si considera il fatto che i truffati sono rimasti a bocca asciutta, nel senso che, anche se Poste Italiane aveva promesso di far chiarezza, di vedere cosa si poteva fare eccetera eccetera, loro, gli anziani, non hanno ancora avuto soddisfazione.

Tant’è vero che, come dicevamo poco più sopra, essendo di fatto irrisolta, la questione è tornata d’attualità nei giorni scorsi.

Nei giorni scorsi il sindaco Gianluigi Sturla ha avuto modo di dichiarare che avrebbe ripreso in mano la situazione e che si sarebbe impegnato per portarla a termine.

Ha anche detto che, giustamente, in questa specifica occasione è stata colpita l’intera comunità…

Siamo certi che, anche se del tutto incolpevole, il primo cittadino sente per davvero il peso di quanto accaduto, perché chi colpisce i nostri anziani dimostra di non avere un briciolo di umanità.

Proprio come chi colpisce i nostri bambini, perché anziani e bambini sono gli anelli deboli della nostra società.

Per questo siamo con Gianluigi Sturla e lo invitiamo a fare quanto possibile perché le decine e decine di orceani truffati possano finalmente riavere quanto era loro; possano riavere quanto magari avevano messo da parte in anni di sacrifici.

Sindaco, per favore, nei limiti del possibile faccia quanto è in sua facoltà per dare soddisfazione ai truffati.

Avrà la gratitudine non nostra, che non contiamo niente, ma dei suoi concittadini.

Grazie.

MTM